Esplosioni in Libano, l'Onu: i responsabili devono renderne conto

Roma, 18 set. L'Alto commissario Onu per i diritti umani (UNHCHR) Volker Turk ha definito "una violazione del diritto internazionale umanitario" le esplosioni avvenute ieri in Libano e in Siria, che hanno causato almeno 12 morti e migliaia di feriti. La sua portavoce, Ravina Shamdasani, parlando a Ginevra, ha detto che i responsabili dell'aggressione ai danni dei membri del movimento filo-iraniano Hezbollah "devono renderne conto""Prendere di mira simultaneamente migliaia di individui, siano essi civili o membri di gruppi armati - ha aggiunto - viola il diritto internazionale. (Tiscali Notizie)

La notizia riportata su altri media

Lo riferiscono all'ANSA testimoni oculari nella capitale libanese. (il Resto del Carlino)

L'azienda produttrice giapponese Icom è finita sotto i riflettori dopo il nuovo attacco informatico israeliano in Libano. L'IC-V82 è un walkie-talkie prodotto ed esportato, anche in Medio Oriente, dal 2004 a ottobre 2014. (La Stampa)

Guerre, punto – La guerra dei teledrin e dei walkie-talkie, che fa decine di vittime e migliaia di feriti tra Libano e Siria, segna un brusco rialzo del livello d’allarme per un allargamento del conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, che va avanti da quasi un anno. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

– Alti funzionari del Pentagono temono che le recenti esplosioni di massa di dispositivi di comunicazione in Libano siano il preludio ad un’offensiva di terra da parte di Israele. Lo riporta oggi il Wall Street Journal, spiegando che già prima di queste esplosioni, durante un incontro avvenuto lunedì, il capo del Pentagono Lloyd Austin aveva espresso “il timore che Israele potesse lanciare presto un’offensiva di terra, dopo mesi di attacchi reciproci, dall’aria e con razzi, con Hezbollah”. (Agenzia askanews)

Esplodono centinaia di walkie talkie in Libano Nel pomeriggio di mercoledì 18 settembre c’è stata l’esplosione sincronizzata di centinaia di walkie talkie utilizzati dai membri di Hezbollah a Beirut e in altre zone del sud del Libano. (Virgilio Notizie)

I cercapersone esplosi in Libano li ha prodotti Israele. Lo ha riferito il New York Times, citando tre ufficiali dell'intelligence israeliana informati dell'operazione, che hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere che i produttori dei cercapersone facevano capo ai servizi segreti israeliani. (Adnkronos)