Valencia, spaventa l’ipocrisia della nostra destra: mostra sostegno, ma ha la coscienza sporca

Più informazioni:
Maltempo Migranti Morti sul lavoro

Il giorno dopo quella che è stata una delle “stragi climatiche” più sconcertanti degli ultimi decenni – quasi cento morti a Valencia, nel cuore dell’Europa – al dolore e allo choc che stiamo tutti vivendo si somma l’assurdo di ciò che ci tocca leggere sui giornali di destra. E soprattutto l’ipocrisia delle dichiarazioni dei membri del governo che manifestano sostegno alle popolazioni alluvionate e al governo spagnolo quando sul clima hanno, letteralmente, la coscienza sporca. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

In sole otto ore sono caduti 400 millimetri di acqua, ossia l'equivalente di ciò che in quelle zone si registra solitamente in un anno intero. Gli scienziati lanciano l'allarme già da tempo, sottolineando che il cloud seeding sfugge al controllo dell'uomo e provoca generalmente fenomeni atmosferici estremamente intensi e pericolosi. (Il Giornale d'Italia)

Non è finita l’emergenza alluvioni che in questi giorni ha colpito duramente la zona di Valencia, in Spagna, causando diverse decine di morti. «La Dana continuerà, non è finita, quindi bisogna stare attenti», ha avvertito il premier spagnolo, Pedro Sánchez, oggi in visita nelle zone colpite dalle inondazioni. (Open)

Pecoraro Scanio: 100 morti in Spagna non è maltempo, è crisi climatica 31 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Pecoraro Scanio: 100 morti in Spagna non è maltempo, è crisi climatica

«Il fiume d’acqua era alto due metri», continua, e lancia l’allarme sulla presenza di ladri nella zona ora che molte abitazioni rimangono sguarnite. Raquel ha assistito, a Picanya, al salvataggio di due persone bloccate in casa: sono state estratte – racconta – dalla finestra e salendo sul terrazzo. (Corriere TV)

L'uomo era riuscito a salvarsi e dopo 24 ore ha ricevuto la notizia del ritrovamento dei corpi. La corrente, però, ha portato via l'auto. (Fanpage.it)

«È un momento molto duro e difficile», ha affermato in un'intervista a «Telecinco», assicurando che l'Unità di emergenza dell'esercito (Ume) si dedicherà in queste ore al lavoro di ricerca con oltre 1.200 effettivi. (Corriere della Sera)