Papetti: «La Madonna pro-aborto fatta sfilare delle ultra femministe è solo il frutto malato di un estremismo intollerante»
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Egregio Direttore, in occasione dell'8 marzo, a Napoli, si è tenuta una provocatoria manifestazione di un movimento femminista. Perché parlo di manifestazione provocatoria? Il motivo è che queste "gentildonne" hanno pensato bene di sfilare con un manifesto raffigurante la Madonna con in mano una pillola abortiva. Quello che mi rattrista, è il fatto che la notizia sia passata sottotraccia. Mi domando se, per far migliorare le condizioni delle donne, sia necessario abbassarsi a certi livelli. (ilgazzettino.it)
Ne parlano anche altri giornali
Il mondo d’oggi assomiglia ad una clessidra maligna che svuota la sua parte buona senza più girarsi per riempirla, come avesse il potere di bloccare il tempo restando sempre nella stessa posizione, fiera della tristezza che produce. (Il Domani d'Italia)
Ancora episodi di intolleranza nei cortei per i diritti delle donne, a deturpare manifestazioni che vorrebbero – e dovrebbero – ispirare un clima unitario e aperto. Invece, il tema della vita umana nascente viene spesso usato da alcune frange ideologizzate per polemiche aggressive e strumentali che sembrano non avere fine. (Avvenire)
Uno stendardo con l'immagine della Madonna che ha tra le mani, anziché il cuore di Gesù, una pillola abortiva e sotto la scritta "aborto libero". Si è aperto così ieri, insieme con l'esposizione di un drappo viola, il corteo promosso a Napoli nell'ambito delle iniziative nazionali organizzate da 'Non una di meno' per la Giornata della donna. (La Repubblica)
Dopo l'offesa subita dai cattolici dallo stendardo raffigurante la Vergine Maria con una pillola abortiva al posto del cuore, durante la manifestazione dell'8 Marzo a Napoli, il Cardinale Battaglia aveva scritto una sua "lettera" offrendo il dialogo alle manifestanti, e accennando all'offesa alla fede. (ROMA on line)
Durante il corteo transfemminista dell’8 marzo che ha percorso il centro della Capitale, è apparsa su una strada del Rione Celio la scritta “Uccidi i Pro Vita”, che ha fatto scattare la denuncia social dell’associazione e gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine. (GiornaleSM)
In qualità di coordinatore della commissione diritto degli affetti del COA (Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli) e rappresentante dell’associazione Noiconsumatori, nell’esposto presentato in procura Pisani chiede, tra l’altro, «l’identificazione dei responsabili della manifestazione e degli autori materiali degli atti blasfemi, diffamatori e istigatori all’odio. (ilmattino.it)