La Commissione Ponte e le altre opere, ma... "non chiamatele compensative"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Chiamarle opere compensative è sbagliato. Le misure di compensazione, associate ad un progetto dal forte impatto sui territori, consistono in «opere con valenza ambientale non strettamente collegate con gli impatti indotti dal progetto stesso, ma realizzate a parziale compensazione del danno prodotto, specie se non completamente mitigabile ». E, quindi, si può utilizzare l’aggettivo “compensativo” nel caso di interventi di bonifica e di riqualificazione ambientale, di creazione di habitat umidi o di zone boscate. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Latrofa è infatti ingegnere civile, laureato all’università di Pisa con 110 e lode nell’indirizzo idraulico e dovrà dunque esprimersi insieme ad altri tecnici sulla bontà del progetto. L’incarico è strettamente tecnico. (LA NAZIONE)
Il responso potrebbe arrivare anche oggi o domani, o forse all’inizio della prossima settimana. È slittata di 24 ore, al ministero dell’Ambiente. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)
«Bufale», «fake news». Così in un comunicato diffuso ieri il consorzio Eurolink, vincitore dell'appalto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, e l'Università La Sapienza hanno replicato agli attacchi politici secondo cui l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) non sarebbe stato coinvolto nelle analisi sismiche del Ponte. (il Giornale)
Il ricercatore Gianluca Valensise chiarisce le condizioni sismiche dello Stretto e critica il catastrofismo mediatico, accusando “Repubblica” di diffondere informazioni errate sul rischio sismico del Ponte. (Telemia)