Siria, Hama è caduta in mano ai ribelli: le forze armate regolari battono in ritirata
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Come predicato dal leader della coalizione ribelle al-Jolani, la «conquista senza vendetta» di Hama è compiuta. Da ieri i miliziani jihadisti di Hayat Tahrir Al-Sham — il movimento armato nato da quel che un tempo si chiamava Jabhat Al-Nusra, fino al 2016 affiliato ad Al Qaeda e in buoni rapporti con la Turchia — controllano pure la terza città della Siria, 350mila abitanti. Celebre per gli antic… (la Repubblica)
Su altri giornali
Con l’ordinanza sindacale numero 371 emessa nella giornata di oggi, venerdì 6 dicembre, l’amministrazione comunale di Città di Castello ha revocato parzialmente l’analogo provvedimento con cui il 22 novembre scorso aveva disposto alcune misure a tutela della salute pubblica a seguito dell’incendio avvenuto in località Ripole, nello stabilimento per l’allevamento di pollame Italovo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Hama, nella Siria centrale, è un importante snodo militare, ospita siti militari vitali, tra cui l’aeroporto, depositi di armi, caserme dell’esercito, la scuola di fanteria meccanizzata, nonché la direzione dell’intelligence militare. (il manifesto)
L’organizzazione per i diritti umani Amnesty International accusa Israele di “genocidio” contro i palestinesi dall’inizio della guerra a Gaza nel suo nuovo rapporto. Dovrebbe “servire da campanello d’allarme alla comunità internazionale”, auspica l’organizzazione che afferma di essersi basata su “dichiarazioni genocide e disumanizzanti del governo israeliano”, immagini in particolare satellitari che documentano la distruzione del territorio e ricerche sul campo con gli abitanti di Gaza tra il 7 ottobre 2023 e luglio 2024. (Il Sole 24 ORE)
L’iter per la costruzione della nuova caserma dei Carabinieri di Città di Castello va avanti e si profila una nuova collocazione anche per la compagnia della Guardia di Finanza tifernate. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
E l'Onu dà altri dati preoccupanti: circa 75mila presone sono senza acqua e cibo nella zona Nord di Gaza. Sono almeno 20 i morti nell'ultimo raid di Israele su un campo profughi a Gaza, vicino a Khan Yunis. (La Stampa)