Elly Schlein e il duetto con J-Ax: tra massimi sistemi e pop-politica

Elly Schlein e il duetto con J-Ax: tra massimi sistemi e pop-politica
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Da questa mattina, i social sono inondati di video della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, in duetto con J-Ax sul palco del Forum di Assago. Un’esibizione inusuale su cui ci sarebbe molto da dibattere, sia sotto il profilo politico che comunicativo, sociologico e psicologico. In un’epoca in cui la disillusione verso la politica tradizionale è sempre più insidiosa, individuare soluzioni per accorciare le distanze tra istituzioni e cittadini sembra essere l’unico vero cruccio in ogni angolo del globo (occidentalizzato). (Luce)

La notizia riportata su altri media

Un ingresso certamente inaspettato, ma non solo per l’apparizione in sé. (Virgilio Notizie)

Il rap di Schlein con J-Ax conferma che il segretario del Pd usa la politica come passatempo tra una strimpellata di chitarra alla festa dell'Unità e una canzone con l'amico milanese al forum di Assago (il Giornale)

La segretaria del Pd irrompe con brio e a suo agio, scandisce il testo a memoria e l'accompagna con la video-gestualità d'ordinanza. Il pubblico, sollecitato all… (la Repubblica)

Gli “Articolo 31” non meritano Schlein. L’astuzia dello spione che spiava tutti

Non ci risultano, invece, esibizioni canore della leader del Partito democratico durante le riunioni di quello che fu il “campo largo”, ma la carenza si può capire: vista l’aria che tira a quelle parti, c’è davvero poco da cantare. (L'Opinione delle Libertà)

Una «special special special guest». Non una partecipazione solo formale, ma una performance con tanto di rappata: Schlein e Ax hanno duettato sulle note di «Così com'è», che è poi quel famoso «primo cd» evocato dalla leader. (Corriere della Sera)

Caro Merlo, credo che Elly Schlein faccia bene, anzi benissimo, a cantare, a ridere e a ballare, ma non capisco perché, tra tanti cantanti di fascino e di talento, Elly Schlein abbia scelto gli “Articolo 31” che non si possono sentire e soprattutto guardare, e non solo perché sono vintage e ai nostri figli sono sconosciuti. (la Repubblica)