Liste d'attesa, Consigliere regionale Vizziello (Basilicata Casa Comune): Corte dei Conti bacchetta le regioni che hanno speso solo in parte le risorse stanziate dal Governo

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Sassilive.it SALUTE

Liste d’attesa, Consigliere regionale Vizziello (Basilicata Casa Comune): la Corte dei Conti bacchetta le regioni che hanno speso solo in parte le risorse stanziate dal Governo. Di seguito la nota integrale. “Negli ultimi quattro anni il Governo centrale ha stanziato più di due miliardi di euro per abbattere le liste d’attesa, ma queste risorse sono state utilizzate solo in parte delle regioni italiane, col rischio ulteriore che siano servite a far quadrare i bilanci sanitari precari di molte regioni piuttosto che a ridurre, a favore dei cittadini, i tempi di erogazione di esami e visite mediche di laboratorio da parte degli ospedali”. (Sassilive.it)

Su altri media

"Criticità nella metodologia adottata, basata su dati autocertificati da parte di Regioni e Province autonome che appaiono non omogenei".Questo quanto emerge dall' analisi sulla Riduzione delle liste di attesa relative alle prestazioni non erogate durante l'emergenza Covid, approvata con delibera dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, in cui si sottolinea "il mancato utilizzo di flussi informativi nazionali e di sistemi informativi strutturati, allo stato non disponibili". (Alto Adige)

Ultim'ora news 19 novembre ore 20 Ma ci sono delle criticità nella metodologia adottata per la riduzione delle liste d’attesa in quanto «basata su dati autocertificati da parte di Regioni e Province autonome che appaiono non omogenei, stante il mancato utilizzo di flussi informativi nazionali e di sistemi informativi strutturati, allo Stato non disponibili». (Milano Finanza)

la delibera 13 novembre 2024 n. 90/2024/G della Sezione Centrale di Controllo sulla Gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti – dall’evocativo titolo di “Riduzione delle liste di attesa relative alle prestazioni sanitarie non erogate nel periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19” – depositata in data di ieri 19 novembre, ripropone in tutta la sua gravità il problema, dolorosamente definito “criticità Covid e post Covid”, delle liste d’attesa in sanità. (Quotidiano Sanità)

Liste d’attesa, buio sui fondi: nel 2023 speso meno del 30%

La misura è prevista in un emendamento al decreto fiscale presentato dai relatori in Commissione Bilancio del Senato.I fondi sono destinati all’acquisizione dei diritti e obblighi legati alle partecipazioni azionarie attualmente detenute da Anas Spa in quattro società: Concessioni Autostradali Venete, Autostrada Asti-Cuneo Spa, Società Italiana per Azioni per il Traforo del Monte Bianco e Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus. (LA STAMPA Finanza)

Tanto che si parla di “criticità nella metodologia adottata, basata su dati autocertificati da parte di Regioni e Province autonome che appaiono non omogenei”. Il giudizio della Corte dei Conti, nell’analisi sulla riduzione delle liste d’attesa per le prestazioni non erogate durante l’emergenza Covid, è tutt’altro che positivo. (LA NOTIZIA)

E nemmeno i pochi sprazzi di luce che si aprono dopo una faticosa ricerca dei dati appaiono incoraggianti. Lo spiega la Corte dei conti nell’ampia relazione pubblicata ieri dalla sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato (delibera 90/2024, relatore Giampiero Pizziconi), che in 180 pagine tenta una complicatissima ricognizione del quadro delle liste d’attesa generate dal Covid sfociata in due esiti centrali: un monitoraggio complessivo è nei fatti ancora da costruire, perché i controlli messi in campo fin qui non hanno funzionato, e sui fondi 2023 che è stato possibile ricostruire l’utilizzo è molto parziale, e spesso scollegato all’effettiva riduzione delle liste d’attesa. (Il Sole 24 ORE)