la regola eastwood - Giurato Numero 2 (2024)

la regola eastwood - Giurato Numero 2 (2024)
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Per saperne di più:

Pellicola dai toni decisamente contemporanei e che desidera gettare più di un dubbio lungo la dorsale dei criteri con i quali negli States si giudicano i potenziali colpevoli di omicidio. Il soggetto e la relativa sceneggiatura, firmati dall’autore di cinema, tv e teatro Jonathan Abrams passano nelle sapienti mani di uno dei registi tra i più americani e iconici dello scorso secolo e anche di quello presente, qui alla sua quarantesima, e probabilmente ultima, pellicola . (MYmovies.it)

Ne parlano anche altri media

#articoli La parola al Giurato numero 2: un uomo pronto a mettere in discussione il concetto di verità, scavando nella propria coscienza per fare luce sulle ombre di una nazione piena di contraddizioni e dilemmi morali. (CineFacts)

Un uomo borghese si trova giurato in un processo di cui forse conosce la verità. Un potente atto d’accusa contro la giustizia USA: “Giurato numero 2” di Clint Eastwood è emozione pura Rabbia ed emozione. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Che bella rivincita si è preso contro i suoi stessi produttori che, negli Usa, lo hanno trattato peggio di un esordiente semisconosciuto, lasciandolo nelle sale (pochissime) appena sette giorni. Poco male, perché il 94enne regista di fede repubblicana (sarà questa la sua «colpa»?) non solo ha confezionato, con il suo Giurato Numero 2 , un vero capolavoro, esaltato da tutti (pubblico e critica) e con grandi ambizioni di Oscar (Academy permettendo), ma si è preso le sue soddisfazioni in giro per il mondo, con tanti biglietti venduti. (il Giornale)

Giurato numero 2 - Clint, non è un mondo perfetto: Eastwood in bilico tra giustizia e verità

Il film non consente risposte semplici nè sul bene e sul male, nè su cosa sia la giustizia e questo è un bene. Man mano che la storia va avanti e i personaggi capiscono meglio la dinamica dei fatti per il protagonista delle strade si chiudono e le possibilità di scelta di restringono. (MYmovies.it)

Fotografia: Yves Bélanger Sceneggiatura: Jonathan A. Abramas (BergamoNews.it)

In un mondo dove è ogni giorno più difficile dire (e soprattutto fare) cosa è giusto, Clint Eastwood chiude in una stanza un Paese in stallo, diviso e ingannato, consapevole come non mai che il percorso verso la redenzione è tortuoso, tormentato, accidentato. (Gazzetta di Parma)