Hyundai Nexo 2025, test su strada per il nuovo SUV Fuel Cell ad idrogeno

Hyundai, lo sappiamo, non sta puntando solamente sull'elettrico come soluzione per decarbonizzare il settore dei trasporti. La casa automobilistica offre anche motorizzazioni ibride e vede bene anche la tecnologia legata all'idrogeno su cui sta investendo molto. Idrogeno inteso come motorizzazioni dotate di un sistema Fuel Cell che troviamo, per esempio, sulla Hyundai Nexo. A quanto pare, il marchio sta lavorando ad una nuova generazione di questo SUV dotato della tecnologia Fuel Cell. (HDmotori)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il mondo delle quattro e delle due ruote sta cambiando, con la volontà di guardare ad un pianeta più pulito e privato delle emissioni di carbonio. Al momento, l’alternativa ai carburanti tradizionali è quella dell’elettrico, che nel corso degli ultimi anni si è preso la scena, almeno per quanto riguarda i discorsi teorici. (QuattroMania)

Il Vivaro Hydrogen è già venduto nei mercati con guida a sinistra (LHD) da Opel, marchio gemello di Vauxhall, il che lo rende il primo furgone a idrogeno di serie disponibile in commercio. Sono in corso le prime prove di Vivaro Hydrogen nel Regno Unito (ClubAlfa.it)

Chissà quando, chissà se davvero… Eppure l’idrogeno come combustibile ha già due secoli di storia dietro di sé. A dir poco viene vista come una corsa in avanti, verso un futuro forse possibile, ma indefinito e incerto. (Corriere della Sera)

La sigla è stata apposta da Ken Ramírez, Executive Vice President e Head of Global Commercial Vehicle and Hydrogen Business di Hyundai Motor Company, e Petr Novotný, CEO di Škoda Group in occasione del Korea-Czech Republic Business Summit tenutosi a Praga. (Il Messaggero - Motori)

Per la prima volta, è stata avvistata la nuova Hyundai Nexo e, grazie alle nuove foto spia, possiamo vedere in anteprima come potrebbe essere la seconda generazione della nuova vettura 100% a idrogeno (Automoto.it)

Per Famulari: “È un onore far parte di una realtà come Solo Italia, riconosciuta per la sua eccellenza nella tradizione dolciaria italiana” (Il Giornale d'Italia)