Omicidio Vassallo, gruppo social difende il colonnello Cagnazzo: "Verrà fuori la verità"
Stampa E’ stato costituito addirittura il gruppo social “Ridateci il col. Fabio Cagnazzo” su Facebook. E sono molti – come riporta il sito web ottopagine.it – i messaggi di solidarietà e sostegno – dal ‘non mollare’ a ‘la verità verrà fuori’ – espressi all’ufficiale dei carabinieri arrestato ieri per l’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo. “Non ho conosciuto persona più ossequiosa della Legge rispetto a te, che da sempre ne sei con abnegazione ed umiltà un servitore. (Salernonotizie.it)
Su altri giornali
Un retrogusto che rischia di offuscare l’immagine della Giustizia agli occhi dei cittadini comuni. C’è un retrogusto un po’ amaro nella “svolta” investigativa che ha convinto i magistrati di Salerno ad arrestare i presunti responsabili dell’omicidio di Angelo Vassallo (ilmessaggero.it)
Vassallo, il killer «imbottito di cocaina»: la verità è ancora incompleta (Giornale del Cilento)
Poi, in un secondo momento, è scattato il piano B: dopo il delitto, il depistaggio, per inchiodare un «facile sospettato», «il brasiliano», il «pusher muscoloso e litigioso», quello da offrire a un processo a senso unico. (ilmattino.it)
È un passo importante verso la verità» spiega Antonio Vassallo, figlio di Angelo, il sindaco ucciso nel 2010. «Finalmente! Aspettavamo da tempo questo giorno. (ilmattino.it)
Dopo 14 anni, emerge una nuova svolta sull’assassinio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, brutalmente ucciso il 6 settembre 2010. L’ordinanza di custodia cautelare di oltre 400 pagine ha condotto in carcere quattro persone, svelando retroscena inquietanti di un sistema imprenditoriale criminale che mirava a sfruttare il territorio del Cilento per traffici di droga e speculazioni edilizie. (Giornale del Cilento)
Dalle 404 pagine dell’ordinanza non emerge l’esecutore materiale per la morte del sindaco-pescatore Angelo Vassallo. E cosi se l’imprenditore Giuseppe Cipriano, 56 anni, è accusato, oltre che di concorso in omicidi… (La Stampa)