Il grande flop delle auto elettriche. Ora Volkswagen ha paura
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Tiene banco la crisi della Volkswagen, segnale cupo sull’economia tedesca ma non solo. Come ben sappiamo, la celebre casa automobilistica sta prendendo in considerazione la chiusura di uno dei suoi stabilimenti in Germania per tagliare i costi, per la precisione 10 miliardi di euro entro il 2026. Una decisione che sarebbe storica, poiché sarebbe la prima volta nella storia dell’azienda. Ulteriori sviluppi sono stati registrati nelle ultime ore, perché a Wolfsburg si è tenuta un’importante riunione aziendale. (Nicola Porro)
Su altri giornali
Il rischio, ora, è che parta una sorta di effetto domino innescato dall'urgenza di tagliare, entro il 2026, costi per 10 miliardi da parte di Volkswagen. È emergenza automotive in Europa. (il Giornale)
PUBBLICITÀ Dopo la notizia che il più grande produttore europeo di auto potrebbe chiudere due stabilimenti in Germania, esperti avvertono che l'allarme non è limitato alla Volkswagen nè all'industria automobilistica (Euronews Italiano)
Il gruppo Volkswagen ha formalizzato al sindacato dei metalmeccanici tedesco Ig Metall la disdetta di una serie di accordi sindacali, tra cui quello trentennale che garantisce i livelli occupazionali.. (Il Messaggero - Motori)
Il direttore finanziario di Volkswagen, Arno Antlitz, ha avvertito i dipendenti che l'azienda ha solo uno, forse due anni per risollevare le sorti del marchio principale. L'annuncio è stato fatto durante un incontro nella sede di Wolfsburg, dove Antlitz ha spiegato che le vendite non torneranno ai livelli pre-COVID e che l'azienda dovrà chiudere due stabilimenti per tagliare i costi. (Tom's Hardware Italia)
In un'intervista rilasciata alla Bild, Blume ha spiegato come la crisi del mercato europeo sia aggravata dalla crescente presenza di concorrenti asiatici. Nonostante la situazione allarmante, il manager ha rassicurato che non ci saranno licenziamenti o chiusure di fabbriche, almeno per il momento. (Automoto.it)
“Questo periodo - ha proseguito Kilian - ci offre ora l’opportunità di trovare, in collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori, soluzioni che ci consentano di posizionare la Volkswagen in modo sostenibile in termini di competitività e futuro”. (RSI.ch Informazione)