A Giostra il mercato all’ingrosso della droga. E per i clienti “fedeli” a Natale c’era il “cestino”

A Giostra il mercato all’ingrosso della droga. E per i clienti “fedeli” a Natale c’era il “cestino”
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Tempo Stretto INTERNO

Come lavorava l'organizzazione gestita dai Castorino e Abate, che spacciava droga per oltre 70 mila euro al giorno Messina – E’ una organizzazione all’ingrosso che gestiva magazzini, consegne e corrieri che consegnavano merci non a singoli spacciatori ma a gestori di altre grosse piazze di spaccio e lavorava come una vera e propria azienda commerciale quella scoperta dai Carabinieri a Messina con la maxi operazione scattata stamane. (Tempo Stretto)

Ne parlano anche altri giornali

Contatti con Spagna e Olanda, ‘giro’ da 500mila euro al mese (Gazzetta Jonica)

La Calabria era il canale preferenziale per approvvigionarsi di cocaina; per l’hashish si andava invece a Napoli, a Milano o addirittura fino in Spagna; poi c’era il canale dei Paesi Bassi da dove si faceva arrivare lo spice, una specie di cannabinoide sintetico dall’effetto psicotropo estremamente dannoso per la salute. (Eco della Locride)

“Fino a 15 anni fa a Barcellona la mafia non consumava e non trafficava in droga, per espressa decisione dei boss del clan del Longano. Tanto che la gran parte degli omicidi tra gli anni ’80 e i 2000 ha come movente proprio lo spaccio di droga non autorizzato dalla famiglia. (Tempo Stretto)

Il traffico di droga degli Iannello, “Er Freddo” di Barcellona e i sequestri anche in Spagna

Entrambi sono finiti ai domiciliari nell’ambito delle inchieste che hanno portato alla maxi-operazione antidroga di ieri con 112 arresti. Un agente di polizia penitenziaria e un infermiere dell’Asp di Messina sarebbero diventati i pony express di sostanze stupefacenti e cellulari all’interno della casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

D’Amato ha lanciato un allarme, quello del consumo di droga e ha sottolineato come le due organizzazioni avessero ormai acquisito una grande credibilità sul mercato internazionale. Indagini portate avanti grazie ad intercettazioni, pedinamenti, sequestri e, abbiamo sentito, anche dell’apporto di alcuni collaboratori di giustizia. (Messina)

I pentiti accusano gli Iannello e scattano i sequestri delle concessionarie di auto tra Barcellona, Milazzo e Malaga (Tempo Stretto)