Bombardieri attacca la Calderone ma sbaglia bersaglio

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Il Giornale d'Italia INTERNO

Bombardieri, facendo sue le parole della madre di Luana D’Orazio, la giovane ventiduenne morta sul lavoro a Prato tre anni fa, ha dichiarato nei confronti della Ministra Calderone che “la ministra dovrebbe andare a vivere a casa di Luana per vedere cosa vuol dire”. Peccato che ai tempi della tragica morte della ragazza, la ministra del Lavoro Calderone neanche immaginava di sedere a via Veneto. Il ministro era Andrea Orlando, il piddino che, il giorno successivo all’insediamento del governo che ha preceduto quello di Meloni, è stato capace di indispettire addirittura “l’uomo del garbo istituzionale”, Mario Draghi, con la convocazione, non concordata, proprio dei sindacati. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altri media

Sono le parole di Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio che nel 2021 a soli 22 anni è morta schiacciata dal macchinario dell’azienda tessile di Prato dove lavorava. Mia figlia in quel rullo ha fatto quattro giri completi. (Corriere TV)

Bombardieri fa onore al suo cognome e lancia un attacco ingiustificato e volgare al ministro del lavoro, Marina Calderone. (Secolo d'Italia)

Mantenendo il massimo rispetto per le parole della madre di Luana, dettate da un comprensibile dolore, non capiamo come possano essere riproposte dal rappresentante di un’organizzazione sindacale che punta il dito contro un’esponente dell’attuale Governo. (Civonline)

La mamma di Luana: "Quelle sul lavoro si chiamano morti bianche perché non paga mai nessuno"

Quest'oggi, il segretario generale del sindacato Uil, PierPaolo Bombardieri, ha indetto una conferenza stampa per presentare lo studio "Il lavoro che uccide, la strage impunita". Tra i presenti c'era anche Emma Marrazzo, la madre di Luana D'Orazio, vittima di un incidente sul lavoro nel 2022 in una fabbrica tessile nei pressi di Prato. (il Giornale)

E da sopravvissuti non è bello vivere, devi sorridere, prenderti cura del bambino, mio nipote, dire che è tutto a posto, e invece non è così. Quando sento dire tante cose, quando senti parlare della patente a punti nelle aziende… ecco, la ministra Calderone dovrebbe venire a vivere a casa mia per vedere cosa significa davvero''. (LA NAZIONE)

“Dopo la tragedia di Luana ho capito perché si chiamano morti bianche: perché non paga mai nessuno”. E’ il commento, duro quanto amaro, di Emma Marrazzo, la mamma di Luana D’Orazio, l’operaia di 22 anni risucchiata dall’orditoio al quale stava lavorando in una fabbrica a Montemurlo il 3 maggio 2021. (notiziediprato.it)