Guerra commerciale: Ue introduce dazi fino al 45% sulle auto elettriche cinesi

Nuovo capitolo della guerra commerciale tra l’Ue e la Cina. L’Unione Europea ha votato per l’adozione di dazi definitivi sui veicoli elettrici a batteria (BEV) prodotti in Cina fino al 45%, da attuare già a fine mese. “Oggi la proposta della Commissione europea di imporre dazi compensativi definitivi sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) dalla Cina ha ottenuto il sostegno necessario da parte degli Stati membri dell’UE per l’adozione delle tariffe”, ha dichiarato l’UE in un comunicato, aggiungendo che sta continuando a lavorare in Cina per cercare “una soluzione alternativa” anche dopo l’adozione dei dazi. (Wall Street Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E' accaduto che gli Stati Membri dell’Unione Europea riuniti a Bruxelles hanno approvato i dazi sulle auto cinesi: si doveva votare sulla proposta di applicare dazi differenziati, a seconda dell’entità dei sussidi ricevuti, nei confronti di alcuni (Secolo d'Italia)

I Paesi dell'UE hanno approvato l'introduzione di dazi definitivi sulle auto elettriche cinesi, in risposta ai massicci sussidi considerati sleali concessi da Pechino. (Sky Tg24 )

La fase finale della partita a poker è aperta e l’Unione europea ha giocato una carta di valore nonostante il no della Germania e di altri quattro governi (alcuni satelliti produttivi dell’industria dell’auto federale come Ungheria e Slovacchia): ancora non sono noti i contenuti, ma entro il 30 ottobre la Commissione Ue pubblicherà sulla Gazzetta ufficiale l’ultimo atto per la conferma dei dazi sulle auto elettriche cinesi importate. (Il Messaggero - Motori)

“Nessun dazio in Svizzera sulle auto cinesi”

Nel voto che si è tenuto oggi (venerdì 4 ottobre 2024) nel Comitato di difesa commerciale, i Paesi dell’Unione si sono spezzati in tre gruppi – di cui il più nutrito è quello delle astensioni, 12, rispetto ai 10 favorevoli e ai 5 contrari – senza raggiungere alcuna maggioranza qualificata. (EuNews)

"Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso la conclusione dell'inchiesta antisovvenzioni della Commissione. Parallelamente l'UE e la Cina continuano a lavorare intensamente per esplorare una soluzione alternativa che sia pienamente compatibile con l'Organizzazione mondiale del commercio, adeguata ad affrontare le sovvenzioni pregiudizievoli accertate dall'inchiesta della Commissione, monitorabile e applicabile", si legge in una nota di Bruxelles. (Tiscali Notizie)

Un passo che viene giustificato come una risposta ai sussidi elargiti al settore da Pechino, ma che è lungi dal fare l’unanimità anche fra i 27 stati membri: realtà importanti come la Germania si sono opposte. (RSI.ch Informazione)