Assange oggi al Consiglio d'Europa, è il primo discorso pubblico dal rilascio
Il fondatore di Wikileaks si recherà di persona a Strasburgo "per testimoniare davanti alla Commissione per gli affari giuridici e i diritti umani dell'Assemblea parlamentare" Il fondatore di Wikileaks Julian Assange parlerà martedì a Strasburgo al Consiglio d'Europa in quello che sarà il suo primo intervento pubblico da quando è stato rilasciato da un carcere britannico a giugno. Lo ha annunciato WikiLeaks spiegando che Assange si recherà di persona a Strasburgo ''per testimoniare davanti alla Commissione per gli affari giuridici e i diritti umani dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa'' dopo la pubblicazione di un rapporto d'indagine sulle ''implicazioni della sua detenzione e i suoi effetti più ampi sui diritti umani, in particolare sulla libertà di giornalismo''. (Adnkronos)
Su altre fonti
La Commissione l’aveva convocato per sentire la sua testimonianza sulle condizioni della sua detenzione nel Regno Unito, durata dodici anni tra confinamento forzato presso l’Ambasciata ecuadoriana e una cella d’isolamento nella famigerata prigione di Belmarsh. (articolo21)
Nelle sue prime dichiarazioni pubbliche da quando è stato scarcerato, il fondatore di WikiLeaks Julian Assange ha detto di essere stato liberato dopo anni di detenzione perché “mi sono dichiarato colpevole di giornalismo”. (LAPRESSE)
Oggi sono libero perché mi sono dichiarato colpevole di aver fatto giornalismo». Julian Assange torna sulla sue vicende personali, i 14 anni di isolamento per il mandato di arresto spiccato dal governo degli Stati Uniti, e il «perdono» ottenuto dopo la sua consegna alle autorità statunitensi. (La Stampa)
L’ormai 53enne cofondatore di WikiLeaks ha, infatti, ritrovato la sua libertà solo lo scorso 26 giugno, mediante un patteggiamento con gli USA che avevano chiesto la sua estradizione dal Regno Unito. (L'INDIPENDENTE)
Il giornalismo non è un crimine. È un pilastro di una società libera e informata". (L'HuffPost)
Assange: "Mi sono dichiarato colpevole di giornalismo" (Il Mattino di Padova)