Omicidio Lorena Quaranta, il processo si rifarà a Reggio Calabria. Lo sfogo di papà Enzo: “Antonio non era stressato, usciva tutte le sere”

La concessione delle attenuanti generiche, infatti, consentirebbe a De Pace di evitare l’ergastolo. A Messina c’è una sola sezione di Corte d’assise d’appello. È questo il motivo per il quale la Corte di Cassazione ha disposto che il nuovo processo per l’omicidio di Lorena Quaranta venga celebrato davanti alla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria. Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA La ragazza, originaria di Favara, è stata uccisa nel 2020 a Furci Siculo dal compagno, l’infermiere Antonio De Pace. (Quotidiano di Sicilia)

La notizia riportata su altri giornali

FURCI – Una marcia silenziosa dall’appartamento di via delle Mimose in cui Lorena Quaranta fu uccisa dal suo compagno Antonio De Pace sino alla panchina rossa sul lungomare a lei dedicata. Sabato 27 luglio a Furci Siculo si svolgerà una manifestazione organizzata dal Centro antiviolenza “Al Tuo Fianco” con il patrocinio del Comune. (Tempo Stretto)

Una sentenza che fa discutere quella della Corte di Cassazione, che ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Messina che aveva condannato all’ergastolo per femminicidio l’infermiere 32enne Antonio De Pace, che ha strangolato e ucciso la fidanzata, la studentessa di medicina 27enne Lorena Quaranta, il 31 marzo del 2020 in un’abitazione a Furci Siculo, in provincia di Messina. (LAPRESSE)

“Ma lo stress giustifica solo gli uomini?”. È la domanda che si pone Udi Ferrara, dopo aver letto sui giornali la notizia della sentenza della Cassazione del 9 luglio scorso che ha annullato l’ergastolo all’imputato per il femminicidio di Lorena Quaranta, uccisa il 31 marzo 2020 da Antonio De Pace, suo compagno convivente, con “un oggetto contundente alla fronte”. (Estense.com)

Lorena Quaranta, il papà: «Il Covid non c'entra, l'ex è un mostro con un complesso di inferiorità»

“La verità è che lui aveva un complesso di inferiorità nei confronti di mia figlia”, ha sottolineato il genitore della 27enne, sostenendo che De Pace non è stato preda di alcun raptus psicotico il 31 marzo 2020, quando strangolò Lorena in una villetta di Furci Siculo (Messina). (PUPIA)

Il padre di Lorena, però, è sgomento. Secondo la Suprema Corte i giudici avrebbero dovuto valutare diversamente e meglio la componente legata allo stress da covid come attenuante. (Messina)

Alle perizie secondo le quali l'infermiere calabrese Antonio De Pace non era in preda a un raptus psicotico il 31 marzo del 2020, quando ha ucciso sua figlia in una villetta di Furci Siculo (Messina). La verità è che lui aveva un complesso di inferiorità». (ilgazzettino.it)