Crisi settore conciario, Grossi: "Bene la Regione, dal Governo risposte inadeguate"

Negli ultimi mesi il comparto moda toscano e il Distretto del Valdarno Inferiore stanno sperimentando una congiuntura sfavorevole. In calo la produzione, le esportazioni e, inevitabilmente, anche la domanda di lavoro. In crescita le ore di cassa integrazione. Ma chi soffre più di tutti sono inevitabilmente i terzisti e le piccole imprese. “Nei giorni scorsi – afferma il capogruppo del centrosinistra a Castelfranco di Sotto, Federico Grossi – mi sono confrontato con tanti operai e sindacati al gazebo della CGIL, presente nella zona industriale di Castelfranco, sulla pesante crisi economica che stiamo vivendo nel Valdarno Inferiore nel comparto conciario e calzaturiero dove a soffrire sono i più deboli. (gonews)

Su altri media

C’è un settore che è nettamente in crisi sono 40 mila i lavoratori che rischiano il posto. Una delle regioni italiane è la più colpita. (Jobsnews.it)

Il Governo nazionale e la Regione devono prestarci la dovuta attenzione; noi dobbiamo incentivare la manualità e quindi la formazione partendo dalle scuole, anche se magari in alcune lavorazioni il peso della tecnologia è maggiore, ma la qualità della manifattura artigianale italiana è necessaria per il mondo della moda”. (LA NAZIONE)

Nei giorni scorsi il Corriere Adriatico ha dato ampio risalto alla situazione di crisi congiunturale attraversata dal comparto della moda, in particolare il settore calzaturiero. (corriereadriatico.it)

Moda in crisi in Italia, migliaia di posti di laovro a rischio secondo i sindacati

Il sindaco di Santa Croce Roberto Giannoni – comune capofila del distretto - rileva l’importanza di questo passaggio. La convocazione del tavolo nazionale della moda per il 6 agosto e l’impegno del ministro Urso nell’individuare risorse a sostegno del comparto conciario assieme al Mef, sono importanti e testimoniano una positiva attenzione del governo nazionale rispetto a una crisi che sta avendo importanti ripercussioni comparto delle concerie, con ripercussioni pesanti sull’export e sulle concerie – dice Giannoni –. (LA NAZIONE)

«C’è una difficoltà di mercato per molte imprese», ha detto Urso che ha annunciato di aver convocato per il 6 agosto un tavolo al Ministero . La filiera della moda e del lusso oltre i 100 miliardi di fatturato, gli investimenti, le scelte sostenibili tra nuovi modelli di business e avvento dell’Intelligenza artificiale. (Corriere della Sera)

Nella provincia del capoluogo toscano si concentrano oltre 40mila lavoratori, che ora temono un'ondata di licenziamenti anche dalle grandi marche che hanno stabilito nella zona le proprie sezioni produttive. (QuiFinanza)