Autonomia, bagarre in aula le opposizioni con il tricolore. Calderoli: “Vado avanti”
ROMA — Il tricolore innalzato su tutti i loro banchi, le opposizioni che lo stringono al petto e intonano l’inno nazionale contro una maggioranza che però risponde picche e non molla la presa. Non passa la mozione di Pd, M5s, Avs, Iv e Azione. Nessuna marcia indietro sull’autonomia differenziata, avverte in aula il ministro agli Affari regionali Roberto Calderoli. Nessuno stop ai tavoli e alle tr… (la Repubblica)
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Il risultato elettorale in Emilia-Romagna e Umbria sta rendendo ancora più accesa la discussione sull'autonomia differenziata, non solo tra maggioranza e opposizione ma pure all'interno della maggioranza, dove soprattutto Forza Italia, da sempre tiepida su questa riforma e in particolare sull'accelerata imposta da Calderoli-Zaia, ora alza la voce e se non può chiedere lo stop per non scompaginare l'alleanza pretende almeno una pausa di riflessione e che vengano recepiti i rilievi della Corte Costituzionale. (Italia Oggi)
Il braccio di ferro continua: complici la recente doppia sconfitta alle elezioni regionali e le rivalità che si profilano per il futuro, Lega e Forza Italia si sfidano. Pronti a darsi battaglia dalla riforma dell'Autonomia a quella della cittadinanza, passando per la legge di bilancio. (L'Unione Sarda.it)
Così ieri alla Camera l'opposizione ha protestato per la bocciatura (155 no, 124 sì e 2 astensioni) della mozione unitaria che chiedeva lo stop dell'autonomia differenziata. Dunque la riforma va avanti, tanto che il Veneto ha annunciato di aver inviato al ministero degli Affari regionali il primo dossier, contenente la richiesta di accedere alle funzioni in materia di Protezione civile. (ilgazzettino.it)
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese. “Sarebbe giusto ed opportuno sospendere i lavori della commissione incaricata di individuare i Lep. Proprio l’atteggiamento di questi giorni del governo – ha concluso Veronese – con la decisione di bloccare una mozione parlamentare che mirava a congelare l’attuazione della legge, è una ragione in più per andare, nella prossima primavera, al voto referendario per cancellare una legge ingiusta, divisiva e poco solidaristica”. (Avanti Online)
Calderoli: "I negoziati proseguiranno". Protesta in Aula con i deputati che sventolano il tricolore (LAPRESSE)
Hanno varato l’epocale riforma sull’Autonomia regionale differenziata, che poi sarebbe una secessione (mica tanto) morbida, una Italexit in forma portatile, e la Corte costituzionale l’ha appena rispedita al mittente, cioè al governo e al Parlamento, ravvisando sette norme da cancellare e riscrivere perché sono incostituzionali, non rispettano le tre condizioni fondative della nostra Repubblica: la sussidiarietà tra le Regioni; l’uguaglianza economica e normativa tra i cittadini, indipendentemente dalla latitudine; il sigillo dell’unità della nazione. (Vanity Fair Italia)