Tutti contro la manovra
ROMA. C’è la presa d’atto che il Paese si appresta ad imboccare il sentiero del consolidamento dei conti, ma ci sono seri dubbi sulle previsioni di crescita, perché il paese «fatica a ritrovare slancio» ed il +1% stimato dal Mef resta lontano, e soprattutto ci sono molti rilievi non solo sulla sanità ma anche sugli interventi in materia di fisco. Ieri era la giornata delle audizioni più «pesanti» (Banca d’Italia, Corte dei Conti, Istat, Ufficio parlamentare di bilancio, Cnel, Inps) e per il governo il «saldo» sulla manovra non è stato certamente positivo. (La Stampa)
La notizia riportata su altre testate
Finiti i tempi delle promesse elettorali con linguaggio semplice e diretto – tutti ricorderanno la premier con i 50 euro dal benzinaio che tuona contro le accise, ora puntualmente aumentate – adesso si parla di “riallineamento” e “tagli degli sprechi ai ministeri”. (Imperiapost.it)
La terza finanziaria del governo Meloni non piace davvero a nessuno. La sinistra sostiene che si tratti di una “manovrina”, come se 30 miliardi di variazioni rispetto a quanto è già a bilancio dello Stato fossero poca cosa. (Tempi.it)
Al punto che i rilievi sulla Legge di Bilancio del governo ormai non si contano più. “Numerosi interventi non seguono un disegno organico di riforma e non appaiono sostenere adeguatamente le potenzialità di crescita…” (Ufficio parlamentare di bilancio). (LA NOTIZIA)
Secondo il presidente dell’Inps, il ddl «segna una soluzione di continuità rispetto agli interventi transitori di contemperamento delle tensioni inflazionistiche degli anni 2022-2023, peraltro con la ulteriore previsione di misure temporanee a sostegno delle categorie di pensionati che versano in condizione di maggiore fragilità». (Il Sole 24 ORE)
Enrico Flaccadoro, presidente di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo, ha sottolineato che … Per ogni giorno che passa si scopre una nuova categoria penalizzata dalla manovra di bilancio. (L'HuffPost)
Cresce l'adesione e la mobilitazione delle sindache e dei sindaci abruzzesi che chiede al governo di rivedere i tagli ai comuni in legge di bilancio. Una delegazione regionale è stata incontrata dal prefetto di Chieti Gaetano Cupello, dietro loro richiesta. (ChietiToday)