Neonati pretermine, in Italia sopravvive il 96%
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Imagoeconomica Dimesso proprio ieri, in occasione della Giornata mondiale della prematurità, il piccolo nato il 5 ottobre all’ospedale “G. Martino” di Messina può essere preso a esempio del livello che le cure prenatali e neonatali hanno raggiunto per garantire vita e salute ai bambini nati prima delle 37 settimane di gestazione. La mamma, Azzurra Schepis, di 24 anni, si era accorta il 21 agosto scorso che si erano rotte le acque a 24 settimane. (Avvenire)
Ne parlano anche altre fonti
Oggi, 17 novembre, si celebra la Giornata mondiale della prematurità, dedicata alla sensibilizzazione nell'ambito della salute dei neonati nati pretermine, ossia prima della 37° settimana di gestazione. (ilgazzettino.it)
Potenza Calcio e Fondazione Potenza Futura hanno rinnovato il loro impegno aderendo alla Giornata Mondiale della Prematurità, che si celebra ogni anno il 17 novembre. Un'occasione importante... (Virgilio)
Sono storie che intrecciano emozioni profonde, l’amore di mamme e papà, la professionalità e l’umanità di medici, ostetriche, infermieri e personale sanitario. E la vita di neonati che nascono fragili e leggeri. (IL GIORNO)
Per sensibilizzare su questa tematica l’amministrazione del Comune di Bernalda fa sapere che il castello si illuminerà di viola. La luce viola ha il compito di portare a conoscenza, sensibilizzare ed informare sulla prevenzione del parto pretermine, sulla nascita prematura e sul percorso di crescita dei bambini che alla nascita sono ricoverati in un reparto di cure intensive. (Matera News)
Durante il volo il neonato è stato monitorato da una equipe medica del reparto di terapia intensiva neonatale dell’azienda ospedaliera universitaria di Sassari e una volta giunto a Torino è stato trasferito a bordo di una ambulanza e trasportato all’ospedale Maria Vittoria del capoluogo piemontese. (Impresa Italiana)
Le foto di neonati prematuri, con i loro sorrisi, rendono meno faticose le giornate durissime di chi lavora in Neonatologia e Terapia intensiva neonatale. E ci sono i genitori di bambini che nei primi giorni di vita, anzi nei primi mesi, hanno lottato tra la vita e la morte. (La Gazzetta del Mezzogiorno)