Il decimo messaggio di Mattarella, superato Napolitano, confermata la lunghezza

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INTERNO

Il messaggio di fine anno 2024 di Sergio Mattarella, il suo decimo consecutivo e il terzo del secondo mandato, ha superato quelli di Giorgio Napolitano. Mattarella ha pronunciato 1.912 parole, contro le 1.864 del 2023. Le parole più evocate sono state Italia, pace, guerra, violenza, speranza, rispetto, giovani, dignità, in contrasto con pace, violenza e libertà dell'anno scorso. Il discorso di Mattarella è un monito sullo stato della nostra democrazia. Anche quest’anno, il presidente ha proposto agli italiani un ragionamento essenziale su quanto ci sta accadendo, partendo dallo stato della democrazia. Il tema che preoccupa, e in parte stupisce, è l’inaspettato senso di insufficienza nel metodo democratico.

Mattarella ha ricordato che spendiamo più in armi che per il clima, parlando di “allarmante sproporzione” tra i 2.443 miliardi di dollari spesi in armi e i 300 stanziati a Baku per il clima. Questo paradosso era già stato sottolineato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. I dati del 2024 confermano questa triste realtà. Nel suo discorso di fine anno, il presidente ha ricordato la drammatica sproporzione tra la spesa mondiale in armamenti e quella per contrastare i cambiamenti climatici.

Il messaggio di fine anno di Mattarella ha toccato anche la guerra e le sue barbarie, ricordando la bimba morta di freddo a Gaza nella notte di Natale e i raid russi che hanno lasciato al buio e al gelo quasi un milione di persone. Il presidente ha iniziato il tradizionale messaggio di fine anno parlando dalla sala del lucernaio del Quirinale, dedicando una parte rilevante del discorso alla guerra e alle sue atrocità. "Mai come adesso la pace grida la sua urgenza", ha scandito il capo dello Stato, sottolineando l'importanza di affrontare queste sfide con determinazione e impegno.