Audizioni dei nuovi commissari europei

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INTERNO

Oggi, 12 novembre 2024, iniziano le audizioni dei sei vicepresidenti della nuova Commissione europea, un evento cruciale per il futuro dell'Unione. Tra i candidati, spicca l'italiano Raffaele Fitto, atteso alle 9 davanti alla commissione Sviluppo regionale, insieme all'Alta rappresentante per la politica estera, la liberale estone Kaja Kallas. L'audizione di Fitto, vice presidente e commissario designato, è accompagnata da un dibattito organizzato dall'EPLO Roma presso Esperienza Europa-David Sassoli, con la partecipazione di deputati di vari schieramenti politici: Flavio Tosi (FI), Alessandra Moretti (Pd), Paolo Borchia (Lega), Benedetta Scuderi (Verdi) e Gaetano Pedullà (M5s), moderato dal giornalista Enrico Tibuzzi dell'Ansa.

La giornata di oggi, che avrebbe dovuto concludersi, potrebbe invece protrarsi fino a domani, con le audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi della futura Commissione guidata da Ursula von der Leyen. Tra i candidati, oltre a Fitto, vi sono la spagnola Teresa Ribera e il francese Stéphane Séjourné, la cui valutazione potrebbe essere rinviata a mercoledì. Questo rinvio riflette le tensioni politiche interne al Parlamento europeo, dove il gruppo socialista, di cui fa parte il Partito Democratico italiano, è diviso tra chi, come gli spagnoli, è disposto a chiudere un occhio sull'appartenenza politica di Fitto all'ECR per ottenere in cambio la nomina della socialista Ribera, e chi, come i francesi, si oppone fermamente alla destra meloniana.

Il dibattito odierno, che si preannunciava come una formalità, si è trasformato in un'arena di scontri tra diverse famiglie politiche e all'interno delle stesse. Il Partito Democratico, in particolare, si trova al centro della tempesta, con il gruppo socialista spaccato tra chi vuole chiudere un occhio sull'appartenenza politica di Fitto e chi, come i francesi, si oppone fermamente alla destra meloniana. La situazione è resa ancora più complessa dalle dinamiche interne al gruppo socialista, dove le tensioni tra le diverse fazioni rischiano di compromettere l'unità del gruppo stesso.

In questo contesto, l'audizione di Fitto assume un'importanza particolare, non solo per il suo ruolo di vice presidente e commissario designato, ma anche per le implicazioni politiche che essa comporta. La sua nomina, infatti, è vista come un test per la capacità del Parlamento europeo di superare le divisioni interne e di trovare un compromesso tra le diverse forze politiche.