IL VIDEO. Papa, manifestante anti-Corrida intralcia papamobile in Lussemburgo

IL VIDEO. Papa, manifestante anti-Corrida intralcia papamobile in Lussemburgo
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Dolomiti INTERNO

Roma, 26 set. Mentre Papa Francesco girava per le strade del Lussemburgo fiancheggiate da folle di fedeli esultanti, una manifestante anti-corrida ha esposto davanti alla papamobile, intralciandola per pochi secondi, il cartello con la scritta "La corrida è peccato". La giovane donna è stata subito allontanata dalle guardie di sicurezza. Bergoglio è arrivato oggi in Lussemburgo per una visita di 4 giorni che comprende anche il vicino Belgio (il Dolomiti)

La notizia riportata su altre testate

«Dopo pranzo Papa Francesco ha preso un caffè con alcuni collaboratori in un locale nei pressi della Casa Arcivescovile», racconta Silere non possum, pubblicando una foto del Papa sulla sedia a rotelle accanto ai suoi collaboratori davanti al bancone di un bar gestito da un giovane in attesa di un caffè. (La Stampa)

Dei bimbi «sono stati orribilmente feriti, segnati per la vita. Ne parla il re Philippe. (La Stampa)

Reuters Il mondo cattolico e l’opinione pubblica belga è stata scossa negli ultimi anni dal triste fenomeno degli abusi perpetrati da esponenti del clero. Nel marzo scorso è accaduto anche che un vescovo, l’emerito di Bruges Roger Vangheluwe, sia stato dimesso dallo stato clericale per abusi compiuti quando era sacerdote. (Avvenire)

Il papa va a convertire l'Europa

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Papa in Lussemburgo. Dal ‘cuore’ dell’Europa invoca di nuovo la pace (TV2000)

Re Filippo è al trono dall'abdicazione nel 2013 del padre, Alberto II del Belgio che ha regnato con accanto una regina consorte italiana, Paola Ruffo di Calabria. «Figlio mio, hai tutte le qualità di cuore e intellettuali per servire bene il nostro Paese», disse il re passando la mano al figlio Filippo che oggi ha accolto Papa Francesco (Corriere della Sera)

Oggi il cristianesimo è semisparito in queste capitali in cui è stato per centinaia di anni il metronomo della vita associata e della cultura. (il Giornale)