Paolo Cognetti, la depressione e il Tso: "Sei vivo, ma è come se fossi morto"

Paolo Cognetti, la depressione e il Tso: Sei vivo, ma è come se fossi morto
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“Sei vivo, ma è come se fossi morto”. Paolo Cognetti, scrittore premio Strega, ha deciso di raccontare una pagina buia della sua vita che si è appena conclusa. Martedì è stato dimesso dal reparto di psichiatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove era stato ricoverato a causa di una grave depressione sfociata in una sindrome bipolare con fasi maniacali. Il 46enne, autore de “Le otto montagne”, ha voluto confidarsi a Repubblica per “dire pubblicamente che le malattie nervose non devono più essere una vergogna da nascondere e che la risalita comincia accettando chi realmente si è”. (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

"Non dimenticherò mai quelle catene". Lo scrittore Paolo Cognetti torna a raccontare alle telecamere del Tg Regionale della Lombardia il suo tso nel reparto di psichiatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milancome aveva raccontato nell' intervista con Repubblica . (la Repubblica)

Le parole inaspettate, inattese di Paolo Cognetti colpiscono nel profondo perché svelano una verità affettiva, radicata e presente in ognuno di noi. È la verità del dolore, d… (La Stampa)

E se volessimo collegare la sregolatezza non soltanto ai comportamenti fuori dagli schemi ma anche, talvolta, alla sofferenza dell'anima, allora il celebre binomio potrebbe essere rispolverato per la vicenda dello scrittore e regista Paolo Cognetti (La Stampa)

Lo scrittore Cognetti confessa:: "Sottoposto a due Tso in un anno. Mi hanno legato al letto mani e piedi"

Getting your Trinity Audio player ready... Cognetti: “Pensavo di uccidermi tutti i giorni. La corda ce l’ho, la trave ce l’ho… ero pronto” (Dire)

In un’intervista pubblicata ieri da Repubblica, Paolo Cognetti, premio Strega per Le otto montagne, ha raccontato due settimane di ricovero in psichiatria a seguito di un Tso, determinato dopo essere “stato morso dalla depressione”, cui sono seguite fasi maniacali che hanno procurato allarme tra gli amici: “C’era il timore, per me infondato – afferma lo scrittore – che potessi compiere gesti estremi, o che diventassi pericoloso per gli altri”. (Napoli Monitor)

"Mi sono trovato a un certo punto legato al letto mani e piedi, con una siringa in una gamba, è una cosa che non dimenticherò mai": è un Paolo Cognetti irriconoscibile, senza barba e con i capelli tinti di rosso, quello che racconta al Tgr Lombardia di aver subito un Tso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)