L’Italia che verrà, tra Renzi e Schlein è “vero amore”?

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Il Capoluogo INTERNO

Camere con vista: l’editoriale di Giuseppe Sanzotta. Con le elezioni europee e la conseguente elezione di Von der Leyen si è chiusa una fase politica. E’ vero che l’estate può riservare sempre qualche sorpresa polemica, ma il gioco duro riprenderà in autunno. È stato spesso così perché c’è un appuntamento, quello della manovra economica, che è sempre foriero di confronto e talvolta di conflitti. Le europee hanno mostrato che il governo non ha logorato Giorgia Meloni, nonostante il tentativo di Salvini di scavalcarla a destra. (Il Capoluogo)

Su altri giornali

Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle apriranno davvero le porte a Italia Viva per entrare a far parte del campo larghissimo? L'entusiasmo nato dopo la Partita del Cuore, culminato nell'abbraccio tra il leader di Italia Viva Matteo Renzi e la segretaria del Pd Elly Schlein, è andato scemando, e con esso anche le concrete intenzioni di includere l'ex partito del Terzo Polo nell'alleanza di centrosinistra. (ilmessaggero.it)

Matteo Renzi è a modo suo un fuoriclasse, perché solo un fuoriclasse avendo ormai poco più dell'1% può fare due interviste consecutive sul Corriere e su Repubblica ponendosi come stakeholder del centrosinistra, dettare le regole, indicare i traguardi, lanciare la fatwa contro il governo Meloni come se fosse il (Secolo d'Italia)

E ancora: un’intervista al giorno sul nuovo centro-sinistra, mettiamoci tutti assieme per battere Giorgia Meloni, scurdammoce ’o passato e così via. Fa un certo effetto registrare l’ennesima piroetta (per i disincantati), svolta (per i fan), mossa per rientrare nel gioco e, quando sarà, far rieleggere i suoi (per i realisti) di Matteo Renzi. (L'HuffPost)

Renzi: chi troppo in alto sale cade sovente

Quando era dato per irrilevante, nel 2019, costruì dal nulla un governo “impossibile” come il Conte bis. Quando annunciò l’imminente caduta di quel governo, due anni dopo, qualcuno lo prese per matto e qualcuno, Massimo D’Alema, ironizzò: «Il politico più impopolare d’Italia vuol far cadere il più popolare». (Il Dubbio)

Matteo Renzi torna a ribadirlo in un'intervista a Repubblica, in cui sostiene che "le difficoltà di Meloni sono evidenti, il voto anticipato non è più un tabù e noi dobbiamo attrezzarci per vincere, respingendo ogni ipotesi di grande coalizione o governi tecnici". (Civonline)

Secondo una azzeccata teoria del compianto Giulio Savelli – mio indimenticato amico e mentore – sulla politica italiana, il sistema è da tempo caratterizzato da una sorta di alternanza democratica obbligatoria. (L'Opinione delle Libertà)