Il ricordo di Giulia Cecchettin con un minuto di rumore ma il preside dice no: "Seguite strada del silenzio"
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Alla presenza del padre di Giulia, Gino Cecchettin gli studenti dell'Università di Padova hanno fatto partire un minuto di rumore in ricordo della giovane vittima di femminicidio. Una scena che non si è ripetuta però al liceo dove Giulia aveva frequentato gli anni delle superiori, perché il Preside ha detto no. (Fanpage.it)
La notizia riportata su altri giornali
Sono trascorsi 12 mesi dalla morte della studentessa ventiduenne, uccisa dall’ex fidanzato, reo confesso e ora a processo, Filippo Turetta. «Tranqui, sono sempre qui per te», un messaggio Whatsapp con l'emoji del cuore, accompagnato da una foto delle sorelle da bambine. (leggo.it)
Il preside, Luca , ha suscitato qualche polemica per la circolare in cui aveva invitato i ragazzi "a interiorizzare questo evento e a seguire la strada del silenzio, un silenzio rispettoso di Giulia, della sua famiglia, di quanti hanno sofferto la tragedia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Almeno mediaticamente. Oggi il giovane studente, reo confesso, è in carcere e attende la sentenza. (Virgilio Notizie)
Alla commemorazione, presente anche Gino Cecchettin, c'era il sindaco Luca Martello: "Oggi è un giorno triste per noi, ma anche un impegno che abbiamo imparato a far nostro", ha detto il primo cittadino. (la Repubblica)
«Tranqui, sono sempre qui per te». Poche parole, l'emoticon del doppio cuoricino rosa e una loro foto da bambine. (Corriere della Sera)
Nessuno ha dimenticato Giulia Cecchettin e a un anno esatto dal femminicidio la sua storia continua a fare rumore. L'ex fidanzato Filippo Turetta l'ha accoltellata a morte, ma la ventiduenne di Vigonovo continua a vivere nel ricordo di chi l'ha amata, e resiste anche in chi non l'ha mai conosciuta. (La Gazzetta del Mezzogiorno)