Napoli, estorsione al Savoia Calcio e usura: 5 arresti
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Napoli, estorsione al Savoia Calcio e usura: 5 arresti 30 ottobre 2024 I carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di cinque persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di estorsione e usura aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Gionta, operante nel comune di Torre Annunziata e zone limitrofe. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altre testate
L'inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, ha portato all'arresto di cinque persone, tra cui una donna, accusati a vario titolo di estorsione e usura relativamente ad un'altra vicenda, che vede al centro un imprenditore del settore ittico pesantemente minacciato. (Today.it)
metropolisweb I carabinieri hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di cinque persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di estorsione e usura aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Gionta, operante nel comune di Torre Annunziata e zone limitrofe. (Metropolisweb)
Ad accompagnarlo fu un altro degli arrestati, Ciro Scognamiglio. (Lo Strillone)
«Questa storia evidenzia più che mai il ruolo che abbiamo avuto nel salvare il Savoia Calcio e il nome di Torre Annunziata, rilevando il club che era nel mirino della camorra, del quale ora sono presidente. (Corriere della Sera)
Per questo i Carabinieri di Torre Annunziata hanno arrestato in provincia di Napoli cinque persone "gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di estorsione e usura aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Gionta di Torre Annunziata". (Adnkronos)
I carabinieri di Torre Annunziata scoprono che la camorra aveva le mani nel calcio, e questo lo si immaginava. In gergo si chiama «estorsione ambientale», in cui il camorrista non ha bisogno di minacciare perché basta la sua caratura criminale a intimidire i manager della squadra di calcio recentemente comprata proprio dalla famiglia reale, in ossequio al nome, per salvarla dalle grinfie della mafia napoletana. (il Giornale)