Il Savoia calcio costretto a pagare il pizzo per giocare. Emanuele Filiberto: “L’ho salvato dalla camorra”

Il Savoia calcio costretto a pagare il pizzo per giocare. Emanuele Filiberto: “L’ho salvato dalla camorra”
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La Stampa INTERNO

Sulla squadra di calcio Savoia, militante in serie D, c’è stata per decenni una «cappa estorsiva». Una pressione forte, fortissima da parte del clan Gionta, che ha pesato su bilanci della società, sulla serenità di chi si è trovato a guidare la compagine e che - all’esterno - rilanciava il peso della cosca. A Torre Annunziata, comune in provincia di Napoli dove la malerba della criminalità organi… (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

I militari del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip… (La Repubblica)

Pizzo all’ex dirigenza del Savoia calcio, l’ex Ds convocato a casa del boss I carabinieri hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di cinque persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di estorsione e usura aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Gionta, operante nel comune di Torre Annunziata e zone limitrofe. (Metropolisweb)

Leggi tutta la notizia Torre Annunziata . (Virgilio)

Savoia Calcio, pizzo al clan per scendere in campo. Emanuele Filiberto: «L'ho salvato dalla camorra. Minacce? No, le ho avute solo dalle Br»

Costrinsero l'ex dirigenza del Savoia Calcio a pagare 3mila euro per continuare a giocare. Nell'agosto del 2022 il direttore sportivo della squadra oplontina, all'epoca dei fatti, fu convocato a casa di uno degli arrestati: si tratta di Felice Savino, detto "Peracotta", elemento di spicco del clan Gionta in quel momento ai domiciliari. (Lo Strillone)

L'articolo (La Repubblica)

Emanuele Filiberto di Savoia è stato a Torre Annunziata due giorni fa: «In occasione della festa della Madonna della Neve - racconta - e ho incontrato tanti ragazzi che, ne sono consapevole, sono figli e nipoti di boss. (Corriere della Sera)