Folla ai funerali di Julia Ituma, il docente: 'Si stava preparando al test d'ingresso per l'università'

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"Era un genio". A leggere un messaggio per Julia Ituma è Elias, amico di famiglia e docente con voce rotta dalla commozione, poco dopo la fine della funzione religiosa. "Julia aveva caratteristiche da ricercatrice, non si sentiva mai soddisfatta. Era interessata all'alimentazione, era desiderosa di apprendere. Da docente, dico a voi ragazzi: coltivate la cultura, perché vi dà la libertà di esprimervi. (Repubblica TV)

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Un applauso che ha rotto il silenzio e i canti del coro della parrocchia San Filippo Neri, che dalla chiesa al sagrato hanno accompagnato la bara di Julia Ituma, la pallavolista di 18 anni morta cinque giorni fa, all’uscita dalla chiesa, dove si sono conclusi i funerali. (Il Fatto Quotidiano)

Era presente anche il ministro dello Sport Andrea Abodi. Profonda commozione, alla chiesa San Filippo Neri della Bovisasca (Milano) per il funerale di Julia Ituma, la giovane pallavolista tragicamente morta a Istanbul nella notte tra il 12 e il 13 aprile. (ilGiornale.it)

Sono state le parole dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini a sintetizzare più di ogni altra cosa l'atmosfera che si è respirata questa mattina alla Chiesa di San Filippo Neri, nel quartiere milanese della Bovisasca, dove è stato celebrato il funerale di Julia Ituma, la campionessa 18enne della Igor Volley morta tragicamente a Istanbul nella notte tra il 12 e il 13 aprile scorsi. (AGI - Agenzia Italia)

«Viviamo in una società che corre troppo veloce e bada solo al risultato; che ogni tanto sente, ma molto meno ascolta. E questo accade anche nello sport, a maggior ragione nell’alto livello dove devi confrontarti con pressioni quotidiane che sono anche molto cambiate rispetto a quelle a cui era abituata la mia generazione». (IlNapolista)

Avrete saputo della doppia uscita del ministro Lollobrigida: quella infelicissima sui rischi di «sostituzione etnica» e quella apprezzabile ma velleitaria sull’incentivazione delle nascite, come se il tasso di natalità dipendesse soltanto dall’economia e non anche dalla psicologia: un popolo smette di riprodursi quando smette di avere fiducia nel futuro (successe già ai tempi della Roma imperiale, e se non riuscì Augusto a invertire la tendenza, difficile che ce la faccia lui). (Corriere della Sera)

Stasera, invece, al PalaFenera di Chieri si cercherà di voltar pagina, di ricominciare a giocare pur sempre con Titu nel cuore. Ieri mattina il momento più triste, quello dei funerali nella chiesa di San Filippo Neri, la parrocchia milanese della polisportiva dove Julia Ituma aveva mosso i primi passi nel mondo del volley. (La Repubblica)