BASEBALL: LOS ANGELES A FERRO E FUOCO DOPO TRIONFO DODGERS
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Una folla chiassose è scese in piazza a Los Angeles dopo che i Dodgers hanno vinto le World Series di baseball, incendiando un autobus urbano, irrompendo nei negozi e facendo scoppiare petardi. Il sindaco Karen Bass ha però sottolineato che "la stragrande maggioranza dei festeggiamenti è stata gioiosa e pacifica". Secondo la polizia di Los Angeles ci sono state alcune "celebrazioni indisciplinate e a volte violente e ostili", tra cui diversi atti di vandalismo. (Sport Mediaset)
Su altre fonti
Dopo il trionfo dei Dodgers in gara-5 in casa dei New York Yankees i tifosi, infatti, sono scesi in strada e sono stati protagonisti di atti di violenza nella notte. (Corriere della Sera)
I principali artefici dell’ottavo titolo dei losangelini, da Freddie Freeman a Mookie Betts fino al fenomeno giapponese Shohei Ohtani, riceveranno l’abbraccio dei loro tifosi lungo il percorso della parata, che finirà con una cerimonia al Dodger Stadium. (LAPRESSE)
Los Angeles celebra i campioni del baseball. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Un fiume bianco-blu di persone di ogni età procede lento sotto una pioggia di coriandoli, attorno al pullman di due piani da cui si affacciano i giocatori, con mogli, madri e bambini. Centomila fan dei Dodgers si sono riversati per le strade di Downtown per festeggiare la squadra, di ritorno da New York, dopo la vittoria contro gli Yankees nella finale del campionato. (Sport Mediaset)
Scontri che hanno fatto tornare di attualità negli Stati Uniti il dibattito su quello che di violento accade (o rischia di accadere) dopo le vittorie delle squadre locali nei vari campionati professionistici (oltre al baseball, anche il basket, il calcio e l’hockey). (ilmessaggero.it)
Erano i favoriti in virtù di una regular season da primi della classe - 98 vittorie in 162 incontri, unica squadra a chiudere con una percentuale di successo superiore al 600 (605 per la precisione) -, ma solo sulla carta, perché nei playoff i Los Angeles Dodgers avevano sudato per superare prima i San Diego Padres, quindi i New York Mets, complice un monte di lancio privo delle proprie stelle (Glasnow, Kershaw e Gonsolin). (Tuttosport)