Il padre di Giacomo Bozzoli sparito con la famiglia dopo la condanna definitiva all’ergastolo: “Non so dove sia mio figlio”. L’ipotesi di una fuga all’estero per evitare il carcere

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Morti sul lavoro

"Sono nel letto, ho avuto un mezzo infarto. Dov’è Giacomo? Non lo so davvero". Sono le parole di Adelio Bozzoli, il padre di Giacomo, l’uomo condannato all'ergastolo per la morte dello zio Mario nel 2015 e svanito nel nulla dopo la sentenza della Cassazione che ha reso definitiva la condanna. Il padre – raggiunto al telefono dall’Ansa – ha detto di non sapere nulla sul figlio, 39enne, che risulta essersi connesso a WhatsApp l'ultima volta la notte del 24 giugno scorso: due giorni fa, quando i carabinieri sono arrivati a casa sua per portarlo in carcere, di Bozzoli, della sua compagna e del figlio di nove anni non c’era più traccia. (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Gli investigatori: "Zero possibilità di farcela" Il 39enne, condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio, è in fuga con la moglie e il figlio. (il Giornale)

Senza dimenticare Giuseppe Ghirardini, l'operaio addetto al forno dove per i giudici Mario Bozzoli è stato ucciso e che aveva fatto perdere le proprie tracce il 14 ottobre 2015 - giorno in cui i carabinieri avrebbero dovuto sentirlo - per poi essere ritrovato senza vita a cento chilometri da casa. (Tiscali Notizie)

Alle 5.51 del 23 giugno è stato registrato un passaggio della Maserati Levante intestata a Giacomo Bozzoli dal portale di Manerba, in provincia di Brescia, due minuti più tardi da quello di Desenzano e uno successiva alle 6.03. (Tiscali Notizie)

Giacomo Bozzoli, fuggito in Maserati. "Forse è all'estero..."

BRESCIA. Di Giacomo Bozzoli, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario, avvenuto 9 anni fa, si sono perse le tracce. Secondo i giudici è stato il nipote a ucciderlo e a buttare il corpo dello zio nel forno della fonderia di famiglia, a Marcheno vicino Brescia. (Alto Adige)

Il 39enne condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, imprenditore bresciano gettato nel forno della fonderia la sera dell'8 ottobre 2015, si sarebbe dunque allontanato con la moglie Antonella Colossi e il figlio di 9 anni a bordo della propria vettura. (ilmessaggero.it)

La sua auto nel parcheggio, i suoi abiti ancora nello spogliatoio, ma di lui nessuna traccia: sparito nel nulla con i vestiti da lavoro e le scarpe antinfortunistiche ancora addosso, niente telefono (non è mai stato trovato) né soldi. (Corriere della Sera)