Taiwan, Anie Componenti elettronici: ad oggi no effetti immediati su catene internazionali fornitura di chip

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Adnkronos ESTERI

“In questo momento non è possibile avere delle certezze sui risvolti di quanto accaduto a Taiwan sul fronte dell’approvvigionamento dei chip prodotti da Tsmc. Dalle dichiarazioni dell’azienda apprendiamo che il 70% della produzione oggi è ripartita. Le informazioni di cui disponiamo, quindi, non lasciano intravedere effetti immediati sulle catene internazionali di fornitura di chip”. Così Anie Componenti elettronici, interpellata da Adnkronos/Labitalia, risponde all'allarme sullo stop agli impianti per la produzione di chip in Taiwan dopo il sisma. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

In queste immagini un uomo bloccato in un tunnel al Taroko National Park, finalmente dopo 48 ore è stato liberato, sta bene. A due giorni dal terremoto di 7.4 gradi richter che ha colpito Taiwan i soccorritori continuano a lavorare per salvare persone in zone isolate o intrappolate, ancora circa 700 secondo le autorità. (ilmessaggero.it)

Il terremoto più violento degli ultimi 25 anni Dal terremoto di Taiwan, il più violento degli ultimi 25 anni, arrivano con il passare delle ore immagini impressionanti, ma anche emozionanti: come quelle che immortalano le infermiere di un reparto pediatrico. (Secolo d'Italia)

Il bilancio delle vittime e' salito a 12 dopo il ritrovamento di due corpi su un sentiero delle montagne della contea orientale di Hualien, la piu' colpita dal terremoto di magnitudo 7. (Tiscali Notizie)

Durante la terribile scossa di terremoto che ha fatto tremare la terra a Taiwan nella notte del 3 aprile, le infermiere del reparto maternità di un ospedale hanno fatto scudo ai neonati con i loro corpi, tenendo ferme le culle mentre la terra tremava. (Fanpage.it)

In queste immagini un uomo bloccato in un tunnel al Taroko National Park, finalmente dopo 48 ore è stato liberato, sta bene. (Unioneonline/s. (L'Unione Sarda.it)

I lavoratori della città di Hualien, a Taiwan, hanno iniziato la demolizione di un edificio gravemente danneggiato dal terremoto. Un palazzo di 10 piano, denominato Uranus Building, che ospitava negozi e appartamenti privati, è rimasto paurosamente inclinato dopo il sisma tanto da sembrare prossimo al crollo. (LAPRESSE)