Divergenze d'oltreoceano: voci italo-americane sulle elezioni USA tra speranze e timori"
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Che dicono di queste elezioni l’avvocato Carlo Merani dall’Illinois che ha vissuto l’Election Day a Indianapolis e l’italo americana Jessica Dotto da Torino, la sua nuova patria? Due fronti opposti, visioni diverse. Merani parla da una posizione privilegiata, nell’America profonda, quella lontana dai riflettori di New York e della California. Dalla sua prospettiva, l’America appare divisa in due: le grandi città, anche al di fuori delle coste liberal, mostrano una tendenza democratica, mentre il cuore rurale e operaio batte per Trump. (Torino Cronaca)
La notizia riportata su altri giornali
Lo dice all'Adnkronos il deputato di Fdi eletto nella circoscrizione Nord America, Andrea Di Giuseppe, membro del partito repubblicano Usa che ha seguito da vicino, dal comitato di Trump in Florida, l'esito delle presidenziali negli States. (Civonline)
Parliamo di Andrea Di Giuseppe, parlamentare di Fratelli d’Italia, eletto nella circ… Seguirà il voto dal quartier generale di Trump, in prima fila tra i sostenitori. (L'HuffPost)
Lo dice senza troppi giri di parole Tommaso Foti: "La chiarezza del risultato non lascia margini di incertezza sul fatto che gli Stati Uniti vogliono cambiare pagina rispetto alla gestione Biden. E noi siamo nella famiglia dei conservatori con loro". (Liberoquotidiano.it)
– “Penso che l’Italia sia sottovalutata come alleato. I media americani citano sempre solo Gran Bretagna, Francia e Germania. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ma questa è anche "La chiarezza del risultato non lascia margini di incertezza sul fatto che gli Stati Uniti vogliono cambiare pagina rispetto alla gestione Biden. (Secolo d'Italia)
Questa elezione è l'ultima di un ciclo che marca la fine dell'epoca della globalizzazione. Oppure un'opportunità, se gli europei capiscono che nell'Ovest del mondo serve un solido alleato economico. (Civonline)