Nuovo virus letale, c’è il primo morto in Italia

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Zoom24.it SALUTE

Un uomo di 86 anni è morto oggi, 27 luglio, dopo aver contratto il virus West Nile, all'ospedale di Schiavonia (Padova) dove era ricoverato da qualche giorno. Si tratta del primo decesso conclamato per il virus del Nilo in Veneto. Sempre a Padova ci sono altri tre casi di West Nile, di cui due con ricovero ospedaliero, e un altro a Treviso, curato a domicilio. “Senza allarmismi, ma è bene prestare maggiore attenzione alla diffusione delle malattie estive, penso soprattutto alla West Nile che si diffonde con le punture delle zanzare - ammonisce il governatore del Veneto Luca Zaia - la cui febbre, nei fisici più deboli, può essere molto pericolosa". (Zoom24.it)

Su altri giornali

Un uomo di 55 anni, di Oderzo, è stato colpito dal virus ed è curato a domicilio. Segno che la malattia sta diventando endemica. (ilmessaggero.it)

Primo caso di West Nile a Treviso. Sono quattro i casi in Veneto: tre a Padova e uno a Treviso. Il trevigiano che ha contratto il virus è curato presso la sua abitazione mentre due dei tre padovani sono ricoverati in ospedale. (ilgazzettino.it)

É un momento molto difficile per tutta la famiglia, siamo però grati ai sanitari di Schiavonia che ci hanno accompagnato in questi giorni con professionalità e umanità». «Mi sembra impossibile che si possa morire a causa di una zanzara. (ilgazzettino.it)

A dirlo è il direttore generale dell'Usl 2 Francesco Benazzi che lancia un allarme ben preciso, ovvero: la malattia sta diventando endemica. E che potrebbero verificarsi casi sparsi in tutta la provincia senza che ci siano di mezzo persone di rientro da viaggi in Paesi tropicali o a rischio di contagi . (la Repubblica)

Attenzione, sorveglianza e prevenzione. La morte nel giro di pochi giorni di Gabriele Brazzo, 86 anni, ha riacceso i riflettori sugli interventi messi in campo per contrastare l… (Il Mattino di Padova)

La positività riscontrata nei vettori animali (le zanzare sono il principale) ha fatto scattare anche l’allarme per le donazioni di sangue: le persone che hanno soggiornato nelle zone interessate dovranno eseguire un esame specifico, in alternativa è prevista una sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori. (IL GIORNO)