Tassa extraprofitti banche Pomo discordia governo Meloni. Anche la Francia a caccia di risorse anti-debito: l'incubo della patrimoniale

(in fase di scrittura) Niente da fare: la controversa tassa sugli extraprofitti delle banche continua a confermarsi Pomo della discordia tra i partiti della maggioranza di centrodestra, a fronte di un governo Meloni tutto intento a identificare e a carpire nuove risorse per finanziare la legge di bilancio 2025, al fine di tamponare la piaga italiana del debito pubblico. Piaga che ormai da tempo non vede più protagonista soltanto l’Italia nell’area euro, ma anche la Francia. (Finanzaonline)

Su altre fonti

La volontà è non fare strappi. Banche e governo tentano il dialogo su eventuali contributi straordinari che le prime dovrebbero versare al secondo. (L'HuffPost)

Il governo Meloni Ssta infatti vagliando un eventuale prelievo "solidale" per gli istituti di credito o, in alternativa, per altri soggetti quali assicurazioni e imprese energetiche, che negli ultimi anni hanno ottenuto profitti molto alti, grazie alla politica dei tassi alti praticata dalla BCE e per le crisi del Covid e la guerra in Ucraina. (QuiFinanza)

Una percentuale da applicare sul profitto “eccedente”, calcolato sulla media degli utili degli ultimi 10 anni: tutto ciò che supera la media diventerebbe contributo di solidarietà. In alternativa un aumento, ma solo dello 0,5%, dell’addizionale Ires. (Il Fatto Quotidiano)

Governo in cerca di nuove risorse e la controversa tassa sugli extraprofitti delle banche

“Nessuno parla di tasse. E se ci sarà necessità, lo si potrà pensare in piena collaborazione con gli eventuali destinatari”. (L'Opinione delle Libertà)

Continua il dibattito all'interno del governo Meloni su un eventuale prelievo "solidale" per gli istituti di credito e quegli altri soggetti, assicurazioni e imprese energetiche, che negli ultimi anni hanno ottenuto profitti molto alti, a causa delle crisi per il Covid e la guerra Russa-Ucraina. (LA STAMPA Finanza)

Continua il dibattito all'interno del governo Meloni su un eventuale prelievo "solidale" per gli istituti di credito e quegli altri soggetti, assicurazioni e imprese energetiche, che negli ultimi anni hanno ottenuto profitti molto alti, a causa delle crisi per il Covid e la guerra Russa-Ucraina. (LA STAMPA Finanza)