Crisi Volkswagen: Daniela Cavallo guida la resistenza contro i tagli

La Volkswagen, il colosso tedesco dell’automotive da 330 miliardi di euro di fatturato, sta attraversando una crisi che minaccia di riscrivere la storia industriale della Germania. Con l’annuncio di tagli di costi per 10 miliardi di euro e la possibile chiusura di stabilimenti storici sul suolo tedesco, l’azienda di Wolfsburg si trova a un bivio critico. In prima linea a difendere i lavoratori e a cercare di evitare il peggio c’è una donna dal carisma tranquillo ma risoluto: Daniela Cavallo. (varesenews.it)

La notizia riportata su altre testate

La situazione di Volkswagen è critica a causa di una contrazione del mercato automobilistico europeo e di una più lenta adozione dei veicoli elettrici rispetto alle previsioni. (Tom's Hardware Italia)

In un'intervista rilasciata alla Bild, Blume ha spiegato come la crisi del mercato europeo sia aggravata dalla crescente presenza di concorrenti asiatici. Oliver Blume, CEO del Gruppo Volkswagen, ha descritto con una metafora la situazione attuale del mercato automobilistico europeo: "La torta è diventata più piccola e abbiamo più ospiti a tavola". (Automoto.it)

Dopo la notizia che il più grande produttore europeo di auto potrebbe chiudere due stabilimenti in Germania, esperti avvertono che l'allarme non è limitato alla Volkswagen nè all'industria automobilistica La Germania è alle prese con la crisi del settore automobilistico, a partire dalla Volkswagen (Vw), a causa della transizione dai motori a combustione ai veicoli elettrici entro il 2035, ma esperti prevedono che altri settore produttivi potrebbero presto seguire. (Euronews Italiano)

Il gruppo Volkswagen ha formalizzato al sindacato dei metalmeccanici tedesco Ig Metall la disdetta di una serie di accordi sindacali, tra cui quello trentennale che garantisce i livelli occupazionali.. (Il Messaggero - Motori)

L’accordo sindacale di Volkswagen è in vigore dal 1994 e nella sua versione attuale garantisce i posti di lavoro fino al 2029. La disdetta apre la strada a potenziali licenziamenti a partire dal 30 giugno 2025. (RSI.ch Informazione)

Intanto, le prime avvisaglie di un allargamento della crisi produttiva arrivano dal Belgio dopo che i sindacati hanno lanciato l'allarme sull'ipotesi di stop per lo stabilimento di Audi, dello stesso gruppo Volkswagen, a Bruxelles. (il Giornale)