«Sono stato io a causare il blackout mondiale di Crowdstrike»: è uno scherzo ma a milioni ci cascano

La notizia aveva iniziato a rimbalzare su blog e social network: «Trovato il responsabile del crash dei sistemi Microsoft che ha mandato in tilt gli aeroporti di tutto il mondo: è un dipendente della piattaforma di cybersicurezza CrowdStrike». Ovvero la stessa che nella mattinata italiana di venerdì, tramite un aggiornamento forzato del proprio software, ha dato il «colpo di grazia» all’interruzione di Microsoft Azure verificatasi già nelle ore precedenti. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Anche se il peggio è passato, non è ancora finita: il Blue screen of death, lo “schermo blu della morte”, come i tecnici definiscono con rara efficacia evocativa l’apocalisse informatica abbattutasi fra giovedì e venerdì su trasporti aerei, banche, uffici, Borse, media e, più in generale, quanti utilizzano Windows di Microsoft come sistema operativo (Mac e Linux ne sono usciti immuni), avrà degli… (La Stampa)

Ieri sono stati cancellati in totale 6.855 voli in tutto il mondo, il 6,2% di tutti quelli programmati. Lo riporta la Bbc spiegando che tra i Paesi meno danneggiati c’è la Cina, che a differenza del resto del mondo non dipende da Microsoft (L'Unione Sarda.it)

L’impatto, dicono gli esperti, sarebbe stato molto più profondo, le conseguenze più gravi. Per fortuna non si è trattato di un cyberattacco. (Corriere della Sera)

Il crash informatico ha lasciato a terra 8 mila voli. Prove di ripartenza per trasporti e banche

ha causato l'arresto anomalo del sistema è stato risolto venerdì aggiornando il contenuto nel Channel File 291. Non verranno (Tuttosport)

Il peggio è passato ma la scia del disastro informatico che ha paralizzato mezzo mondo continuerà a farsi sentire ancora per qualche giorno. (il Giornale)

Quanto? Anche diverse settimane, secondo gli esperti. Del resto l’interruzione tecnologica — legata a un aggiornamento del software della società di cybersicurezza CrowdStrike — ha colpito quasi 8,5 milioni di dispositivi Microsoft sparsi nel mondo, ha confermato proprio Microsoft in un post sul proprio blog ufficiale. (Corriere della Sera)