Stellantis Atessa, cassa integrazione fino ai primi di novembre

Due giorni di fermo per assenza di componenti, anzi no, e cassa integrazione che si estende ai primi giorni del mese di novembre. Sono gli ultimi aggiornamenti sulla situazione della Stellantis di Atessa comunicati oggi dalla direzione al comitato esecutivo di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf. L’azienda nel pomeriggio di oggi ha comunicato il prolungamento del fermo odierno alla giornata di domani, ma qualche ora più tardi ha rettificando specificando che si tornerà al lavoro nel secondo turno di domani 3 ottobre. (Chiaro Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Si allontana il target di produzione di 1 milione di veicoli al 2030 anche rispetto allo produzione del 2023". Tutti gli stabilimenti anche Pomigliano e Atessa sono in negativo. (Tiscali Notizie)

“La situazione dell’automotive – afferma il leader di Azione – narra un bollettino di guerra e non so quanto il Governo l’abbia chiaro. Soprattutto, le presunte sinergie tra i dem e John Elkann, che edita il giornale attraverso Gedi, una controllata della holding Exor. (L'Opinione delle Libertà)

Dopo il primo turno odierno, ci si è accorti che in magazzino mancavano i pezzi necessari per produrre le autovetture. Peggiora di giorno in giorno la situazione nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, dove da oggi pomeriggio e per tutta la giornata di domani la produzione sarà completamente ferma. (napoli.corriere.it)

Stellantis, Fiom: Parlamento ascolti i lavoratori

Scrive la Fim Cisl nazionale: “il segretario generale Ferdinando Uliano sarà domani mattina a San Nicola di Melfi per partecipare al consiglio generale della Fim lucana. (Potenza News )

Milano, 2 ott. Si allontana il target di 1 milione di veicoli al 2030, per raggiungerlo la produzione dovrebbe raddoppiare”, ha detto il segretario generale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano durante la presentazione del report sulla produzione Stellantis nei primi 9 mesi del 2024. (Agenzia askanews)

Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil da tempo chiedono “un confronto con le istituzioni, a partire da Palazzo Chigi, per affrontare una situazione che si fa sempre più drammatica, visto che anche il 1° ottobre è stata comunicata ancora cassa integrazione da parte di Stellantis”. (Collettiva.it)