«Il patriarcato non esiste»: cosa ha detto Valditara sui femminicidi
Gino Cecchettin durante la presentazione della Fondazione dedicata a sua figlia alla Camera - Siciliani «La visione ideologica vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato. Ma come fenomeno giuridico è finito con la riforma del diritto di famiglia del 1975, che ha sostituito alla famiglia fondata sulla gerarchia la famiglia fondata sulla eguaglianza». Il videomessaggio del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara risuona durante la presentazione alla Camera dei deputati della Fondazione dedicata a Giulia Cecchettin, trovata morta un anno fa. (Avvenire)
La notizia riportata su altre testate
Mentre Gino Cecchettin, presentando a Montecitorio la Fondazione intitolata a sua figlia Giulia, - di cui aveva saputo la morte esattamente il 18 novembre 2023, un anno fa - invocava l’unione, che fa la forza, e l’impegno di tutti, perché «la violenza di genere non è una questione privata o isolata, è un fallimento collettivo… Da quando Giulia è morta in Italia sono state uccise altre 120 donne, numeri inimmaginabili», da un video il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sceglieva parole decisamente divisive. (Vanity Fair Italia)
Una tragedia in tre atti, con sullo sfondo il ricordo di Giulia, la figlia di Gino, vittima di un femminicidio che a volte sembra aver cambiato la percezione dell’urgenza di combattere la violenza di genere. (LifeGate)
Striscioni e fumogeni. (Repubblica Roma)
Per un anno intero, dai giorni di quel terribile novembre in cui sua figlia Giulia è stata uccisa da chi pretendeva di amarla, Gino Cecchettin è stato capace di abbandonare la via dell’odio e della polemica e ha cercato di trovare nell’orrore lo spunto di qualcosa di costruttivo, dio sa con quale forza interiore. (Il Mattino di Padova)
“Non mi aspettavo quelle parole del ministro Valditara, pensavo più a un messaggio legato al suo ruolo di ministro dell’Istruzione, quindi un messaggio rivolto ai giovani sui valori”. (Il Fatto Quotidiano)
Mi sono venuti i brividi, però, alle parole del Ministro Valditara, oggi supportate dalla premier Giorgia Meloni, che hanno sporcato, in modo grave, un luogo e un momento preziosi per la memoria di Giulia e di tutte le donne vittime di violenza. (L'HuffPost)