Scontro Cloudfare-Serie A, De Siervo: «I pirati saranno multati facilmente»
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«L’accoglimento in toto del nostro reclamo contro Cloudflare conferma la validità delle ragioni di chi si batte a tutela della legalità». Con queste parole, l’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo ha commentato la sentenza sul caso Cloudfare, una vittoria importante nell’ambito della lotta alla pirateria. «Cloudflare è stata anche obbligata a comunicare tutti i nomi di chi ha sfruttato le trasmissioni delle IPTV pirata per vedere le partite senza pagare, lasciando tracce indelebili nella rete dei propri indirizzi IP (Calcio e Finanza)
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La decisione del Tribunale di Milano: se la società verrà meno agli obblighi, dovrà pagare una penale di 10mila euro per ogni giorno di ritardo (Open)
Il Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in Materia di Impresa, ha emesso un provvedimento di grande importanza nella lotta contro la pirateria digitale, accogliendo in toto il ricorso presentato dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A (LNPA) nei confronti di Cloudflare Inc. (Calcio e Finanza)
Il 2024 sarà decisamente ricordato come l’anno della lotta spietata, anche se con risultati ancora tutti da calcolare, contro la pirateria audiovisiva e, in particolare, contro il pezzotto Sky e DAZN, cioè i vari sistemi di trasmissione illegale delle partite di calcio della Serie A italiana. (Libero Tecnologia)
Da mesi si discute costantemente del problema, senza mai avanzare alcun dubbio sulla politica dei prezzi attuata nel corso degli ultimi anni (e sull’impatto che ha avuto sulla rinascita del fenomeno pirateria). (QuiFinanza)
Uno storico provvedimento del tribunale di Milano (sezione specializzata in materia di impresa) ha riscritto il destino dello streaming illegale, accogliendo un ricorso presentato dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A (Lnpa) contro Cloudflare Inc. (La Gazzetta dello Sport)
Il Tribunale di Milano, sezione specializzata d’impresa, con un’ordinanza-guida spegne in sede cautelare il “ripetitore” degli streaming illeciti delle partite di calcio dei campionati italiani, accogliendo il ricorso della Lega di Serie A a cui si erano poi associati Lega B, Dazn e Sky Italia. (Il Sole 24 ORE)