Scandalo Asp di Trapani: bandi disertati e addii, così si è svuotato il reparto sotto accusa

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La Repubblica SALUTE

TRAPANI — L’ingresso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani è stato ristrutturato di recente. Le pareti tirate a lucido, gli arredi nuovi, le indicazioni chiare per orientarsi tra i vari reparti. Non dura che in tempo di attraversare un paio di porte. Poi l’ospedale torna ad essere quella struttura vetusta in linea con le altre alla periferia dell’impero. È da lì, dall’ala più trascurata, ch… (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

A distanza di qualche ora dalla proposta in sette punti per affrontare l’emergenza dei referti arretrati, accolta con diffidenza dal presidente Schifani (“Forse era meglio metterli in atto prima”), la commissione ispettiva dell’assessorato alla Salute ha mosso – nei confronti dell’Asp di Trapani – sette contestazioni da cui emerge, fra l’altro, “un evidente sottodimensionamento dei carichi di lavoro”. (Buttanissima Sicilia)

Ed è una verità tragica, non è mala sanità ma è tragisanità, perché è stato allungato un tempo per la diagnosi e cura e questo non doveva accadere". Dopo che si è insistito nel pretendere la verità, si è arrivati a un'ispezione regionale e una ministeriale ancora in corso. (Civonline)

A Marsala, una donna di 79 anni ha dovuto attendere nove mesi per ricevere il referto di un esame istologico che ha rivelato una diagnosi drammatica: carcinoma uroteliale non papillare ad alto grado, con infiltrazione alla vescica e metastasi. (Tp24)

Il governatore voleva capire cosa fosse successo all’Asp di Trapani, travolta dallo scandalo dei referti istologici elaborati con ritardi anche di 8 mesi. Il 4 marzo scorso Renato Schifani convoca i vertici dell’ospedale di Trapani, tra cui, il direttore generale, Ferdinando Croce. (Il Fatto Quotidiano)

' Croce, che ha certamente la sua parte di responsabilità, non può dunque essere il solo capro espiatorio di problemi profondi e sistemici. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

In maniera sorda, obliqua, furbesca. Stesso schema con il tariffario ministeriale che dal 30 dicembre spinge ambulatori e laboratori convenzionati verso il fallimento. (Buttanissima Sicilia)