In arrivo i saldi invernali, spesa prevista di 307 euro a famiglia
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Dopo il conto alla rovescia che ha celebrato l’arrivo del nuovo anno, scatta il countdown anche per la partenza degli attesi saldi invernali, al via da sabato 4 gennaio. Per molti cittadini le vendite promozionali rappresentano l’occasione ideale per risparmiare e rinnovare il guardaroba. Per gli esercenti, invece, rappresentano una vera e propria boccata d’ossigeno che aiuta a far quadrare i conti e a vendere i capi e gli articoli meno richiesti. (Telefriuli)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Saranno 16 milioni le famiglie che correranno a fare lo shopping scontato: ogni persona spendera' circa 138 euro e ogni famiglia 307 euro.Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio i saldi invernali valgono 4,9 miliardi di euro. (Tiscali Notizie)
Rappresentano uno dei momenti di maggiore appeal per i consumatori, che avranno l’occasione di acquistare capi d’abbigliamento, e molto altro ancora, a prezzi molto convenienti. I saldi invernali, uno degli eventi più attesi per gli amanti dello shopping, sono ormai alle porte. (quotidianodipuglia.it)
Alto l’interesse dei consumatori: quasi uno su due - il 46% - ha già deciso di acquistare almeno un prodotto, ed un ulteriore 50% valuterà le offerte prima di comprare. È quanto emerge dal consueto sondaggio sui saldi di fine stagione invernali, condotto da Ipsos per Confesercenti. (Adnkronos)
Leggi tutta la notizia Da sabato (4 gennaio) inizieranno i saldi anche in Sicilia. (Virgilio)
E anche quest'anno i saldi si accompagnano dalle polemiche: troppo presto, partire proprio nel weekend ancora di vacanza e così a ridosso del Natale e del Capodanno. Saldi, troppo presto? (Primocanale)
Allineato con quasi tutto il resto d'Italia (solo la Valle d'Aosta ha scelto il 2 gennaio e l'Alto Adige ha preferito l'8 gennaio), il Friuli Venezia Giulia vedrà partire la stagione dei saldi sabato 4 gennaio, una data che - è bene ricordare - non ha messo d'accordo tutti i commercianti della regione, perché una parte importante riteneva, infatti, fosse necessario posticiparla. (ilgazzettino.it)