Fim, Fiom e Uilm presentano sciopero nazionale automotive del 18 ottobre

Fim, Fiom e Uilm presentano sciopero nazionale automotive del 18 ottobre
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Sassilive.it ECONOMIA

Si è tenuta questa mattina, all’ingresso B dello stabilimento Stellantis di Melfi, la conferenza stampa di Fim, Fiom e Uilm Basilicata in preparazione dello sciopero unitario nazionale dei metalmeccanici del settore automotive in programma il prossimo 18 ottobre. Al centro della conferenza, la discussione avviata ormai da settimane dalle strutture nazionali per coinvolgere tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore dell’automotive affinché la partecipazione allo sciopero del 18 sia massiccia e imponente e soprattutto coinvolga tutto il territorio regionale, dal momento che si tratta di un settore vitale per il tessuto economico della regione. (Sassilive.it)

Ne parlano anche altri media

Minuti per la lettura ROMA – I dati dell’azienda Stellantis della produzione nei primi nove mesi del 2024, dopo tre anni di crescita, segnano un forte dato negativo rispetto all’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali di 387.600 unità contro le 567.525 del 2023. (Quotidiano del Sud)

La produzione della 500 elettrica alle Carrozzerie di Mirafiori sarà sospesa fino al 1 novembre. (Auto.it)

Mentre nei giorni scorsi si è svolta, proprio nella sede di Modena, la consegna dell'esemplare unico di una MC20 commissionata dai nipoti del fondatore del marchio Ettore Maserati, che insieme ai fratelli Alfieri ed Ernesto dette vita all'azienda nel lontano 1914, il consueto report della Fim-Cisl sugli stabilimenti del gruppo Stellantis consegna un quadro molto allarmante sulla produzione nei due plant della casa del Tridente, il polo produttivo di Torino e quelli nel capoluogo emiliano, dove sono impiegati complessivamente circa 200 operai e 900 ingegneri. (Corriere della Sera)

«Stellantis, situazione drammatica. Il piano industriale è fallimentare»

Il settore auto è in ginocchio e la colpa, secondo uno studio di Unimpresa, è delle normative europee sulla transizione ecologica e digitale, che stanno schiacciando le capacità produttive e competitive delle aziende. (Start Magazine)

Anziché un passo avanti verso la transizione elettrica, un balzo indietro, al livello di FIAT negli anni 1950. Infatti, il Gruppo Stellantis arriverà a sfornare nel nostro Paese 500.000 unità entro fine 2024, di cui 300.000 auto e 200.000 commerciali, stando alle stime “drammatiche” del sindacato Fim Cisl. (Autoappassionati.it)

«Le ragioni dello sciopero mi sembrano evidenti. Questo lo dimostra il fatto che dopo anni Fiom, Fim e Uilm scioperano insieme su Stellantis e l’automotive dopo le spaccature sugli aspetti contrattuali che si sono verificate nel tempo. (Orticalab)