Reggio Calabria, arrestato un 43enne in flagranza del reato di maltrattamenti contro la ex moglie in presenza dei figli minori

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Corriere di Lamezia INTERNO

Nei giorni scorsi, gli Agenti dell’UPGSP di Reggio Calabria hanno arrestato un 43enne reggino, pregiudicato, in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia commessi nei confronti dell’ex moglie ed alla presenza dei loro figli minori. La donna ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato, tempestivamente intervenuta, dopo aver ricevuto dall’ex marito diversi messaggi a sfondo minatorio e ingiurioso, inviati sullo smartphone, l’ultimo dei quali conteneva la foto di una tanica piena di liquido ed un paio di scarpe con sopra una pallottola, posti nell’androne dello stabile dove risiede della vittima. (Corriere di Lamezia)

Ne parlano anche altre fonti

In un video girato a Pokrovsk, nel Donbass, l'esecuzione di 16 soldati ucraini, che si erano arresi, da parte dei russi. (Corriere TV)

"La violazione da parte della Russia delle convenzioni internazionali sui prigionieri di guerra è assolutamente scandalosa. La notizia della fucilazione di 16 prigionieri di guerra ucraini da parte dell'esercito russo, di cui ha riferito l'ufficio del procuratore generale d'Ucraina, è terrificante". (Il Messaggero Veneto)

Questo è solo l’ultimo tassello di un caso che, giorno dopo giorno, si fa sempre più nebuloso. Amadeo Matacena e l’ultima moglie Maria Pia Tropepi non si sarebbero mai sposati. (Open)

Ucraina, Kiev: "In un video 16 soldati prigionieri messi in fila dai russi e uccisi in prima linea"

L'inchiesta è nata dopo un video diffuso su Telegram che mostra un gruppo di soldati uscire da quella che sembra una trincea sotto la minaccia delle armi. Le autorità ucraine hanno avviato un'indagine su un presunto crimine di guerra perpetrato dai russi a Pokrovsk, nel Donbass occidentale. (Today.it)

Nelle ultime ore è emersa la notizia dell'esecuzione di 16 soldati di Kiev da parte delle forze del Cremlino nel Donetsk, nella più grave azione di questo tipo dallo scoppio delle ostilità tre i due Paesi. (il Giornale)

"Tali azioni costituiscono una cinica e grave violazione delle Convenzioni di Ginevra e si qualificano come un grave crimine internazionale" sostengono gli ucraini che hanno aperto un'inchiesta per crimini di guerra e omicidio dopo la diffusione del video sui social. (Fanpage.it)