Sanità, Valle d'Aosta 'sotto la soglia di adempienza'

Diffuso dal ministero della Salute l'annuale monitoraggio sui livelli di assistenza. La replica dell'Usl: risultati condizionati dalla specificità della nostra regione Nell'annuale monitoraggio dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza in ambito sanitario, per la Valle d'Aosta emergono ancora una volta diverse criticità. Il rapporto diffuso oggi dal ministero della Salute rileva che «nell'anno 2022, così come nel 2021, la Regione Valle d'Aosta registra un valore critico, al di sotto della soglia di adempienza in tutte e tre le aree di assistenza: nell'area della prevenzione il punteggio del 2022 è pari 48,5, nell'area distrettuale è pari a 47,3, nell'area ospedaliera è pari a 55,2 (punteggio più basso registrato tra le regioni italiane)». (Aosta Oggi)

Su altre testate

La nota: pur con oltre 12mila dipendenti in meno rispetto alla media nazionale, superati i target previsti dal Nuovo Sistema di Garanzia (Nuova Irpinia)

LEA, il Trentino promosso Comunicato 1902 (Ufficio Stampa)

Nell'anno 2022 sono soltanto 13 le Regioni che hanno raggiunto la sufficienza nella capacità di garantire pienamente ai cittadini i livelli essenziali di assistenza: Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Puglia e Basilicata. (Il Lametino)

Toscana sul podio nazionale per l’erogazione delle prestazioni Lea ai cittadini

La fotografia dello spezzatino indigesto arriva dal rapporto annuale del ministero della salute sui cosiddetti Lea, sigla per Livelli essenziali di assistenza, una specie di pagella di fine anno per i servizi sanitari regionali. (il manifesto)

Tredici Regioni promosse, una bocciatura sonora e sei amministrazioni ancora inadeguate in almeno un’area assistenziale. Con Emilia Romagna prima in prevenzione (punteggio di 96,1 su 100), Toscana al top nell’area distrettuale (cure territoriali) con 96,4 e Provincia autonoma di Trento capolista con 98,3 punti su 100 nelle performance degli ospedali. (Sanità24)

La certificazione, che tiene di conto delle prestazioni che i sistemi sanitari regionali sono tenuti ad offrire a tutti i cittadini in forma gratuita o dietro pagamento di una quota di compartecipazione (i Lea, per l’appunto), arriva dal Ministero della salute, che come strumento di monitoraggio ha utilizzato il nuovo sistema di garanzia (Nsg) che dal 2020 ha sostituito la vecchia griglia. (gonews)