L'avvocata della mamma di Nada: "Sarebbe stato ingiusto non avere un processo"

L'avvocata della mamma di Nada: Sarebbe stato ingiusto non avere un processo
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La Repubblica INTERNO

L'avvocata Sabrina Franzone assiste come parte civile Silvana Smaniotto, la madre di Nada Cella. Ecco le sue parole subito dopo aver appreso che ci sarà un processo contro Annalucia Cecere: "A nostro avviso tutti gli elementi raccolti dalla poliza sono univoci e chiari e dimostrano la sua responsabilità". Di Marco Lignana (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Dopo 28 anni, il caso dell’omicidio di Nada Cella, la giovane segretaria uccisa nel 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco a Chiavari, avrà un processo. I giudici della Corte d’Appello di Genova hanno accolto il ricorso della Procura contro il precedente proscioglimento di Anna Lucia Cecere, ex insegnante accusata dell’omicidio, di Soracco e sua madre Marisa Bacchioni, entrambi indagati per favoreggiamento. (Open)

Lo hanno deciso i giudici della Corte di appello di Genova che hanno accolto il ricorso della Procura contro il proscioglimento di Anna Lucia Cecere, l'ex insegnante accusata di essere l'assassina, del commercialista Marco Soracco, da cui lavorava Nada, e l'anziana madre Marisa Bacchioni. (Corriere della Sera)

«Nessuno ci ha condannato e affronteremo il processo. A oggi non è cambiato nulla rispetto a quando il gip aveva deciso per il proscioglimento». (La Stampa)

Omicidio Cella, il caso riaperto dopo 28 anni. La madre di Nada: “Ho il cuore più leggero”

Si aprirà il prossimo 6 febbraio in corte d'Assise a Genova il processo ad Anna Lucia Cecere, accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. (TargatoCn.it)

Udienza fiume in Tribunale a Genova dove oggi la Corte d’Appello di Genova si è pronunciata sul ricorso alla sentenza del gup del marzo scorso e sul rinvio a giudizio o meno di Anna Lucia Cecere, indagata per il delitto di Nada Cella. (LAPRESSE)

«Sono contenta, perché è quello che si meritava la famiglia. Il lavoro della polizia e della procura è stato fuori misura ed era ingiusto che non ci fosse un processo anche per questo», il commento dell'avvocata Sabrina Franzone, che assiste la madre. (La Stampa)