Omicidio Nada Cella, la Corte d’Appello ribalta i proscioglimenti: tre imputati a giudizio
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Ci sarà un processo per la morte di Nada Cella, la giovane segretaria uccisa il 6 maggio 1996 nell’ufficio dove lavorava a Chiavari, in provincia di Genova. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’appello del capoluogo ligure, che hanno accolto il ricorso della Procura ribaltando il proscioglimento, deciso dalla gup a marzo, dei tre imputati per il delitto: Anna Lucia Cecere, l’ex insegnante presunta assassina, il commercialista Marco Soracco, il datore di lavoro della vittima, e l’anziana madre di quest’ultimo, Marisa Bacchioni, accsati di favoreggiamento e false dichiarazioni. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Genova. (Genova24.it)
«Sunsets are proof that endings can be beautiful too», i tramonti sono la prova che anche la fine può essere qualcosa di bello. Eleonora Canevari, è nata due anni dopo che sua zia, Nada Cella, è stata uccisa. (Corriere della Sera)
All'epoca le indagini coordinate dal pubblico ministero Filippo Gebbia non condussero all'assasino. Il caso venne riaperto tre anni fa. (LevanteNews.it)
Si aprirà il prossimo 6 febbraio in corte d'Assise a Genova il processo ad Anna Lucia Cecere, accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. (TargatoCn.it)
Ma ora la morte di Harjit Singh, senzatetto indiano di 49 anni deceduto ieri nel reparto di rianimazione del Villa Scassi, rischia anche di diventare un caso destinato a fare giurisprudenza. Senza mai essersi ripreso dal coma in cui era precipitato il giorno dell’aggressione. (Il Giornale d'Italia)
Letteralmente. Nada Cella aveva 24 anni quando, il 6 maggio ’96, fu colpita a morte nell’ufficio in cui lavorava, a Chiavari. (La Stampa)