Delitto Cella, l’avvocato di Annalucia Cecere: "Nessuno ci ha condannato, affronteremo il processo. Non è cambiato nulla”
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«Nessuno ci ha condannato e affronteremo il processo. A oggi non è cambiato nulla rispetto a quando il gip aveva deciso per il proscioglimento». Così uno dei due avvocati di Anna Lucia Cecere, Giovanni Roffo, dopo il rinvio a giudizio per la sua assistita. «Continueremo sulla linea delle incongruenze, convinti della bontà degli elementi portati davanti al gip. Continueremo con determinazione perché per noi Cecere non c'entra», prosegue l’altro legale Gabriella Martini. (La Stampa)
La notizia riportata su altri giornali
In aula non c’è nessuno dei pr… (La Repubblica)
La Corte d’Appello di Genova ha accolto il ricorso della procura e rinviato a giudizio Anna Lucia Cecere, ex insegnante cuneese di 58 anni, accusata di omicidio volontario aggravato per il delitto di Nada Cella, compiuto a … (Il Fatto Quotidiano)
Cella venne uccisa nello studio del commercialista Marco Soracco, dove lavorava come segretaria, il 6 maggio 1996. Dopo un'udienza durata dieci ore, la terza sezione penale della Corte d'Appello del tribunale di Genova ha deciso di accogliere il ricorso della pm Gabriella Dotto contro il non luogo a procedere della gip Angela Maria Nutini per l'assassinio della donna. (Sky Tg24 )
Il decreto che dispone il giudizio è stato pronunciato dal presidente della terza sezione del tribunale Vincenzo Papillo, dopo circa due ore di camera di consiglio. La Corte d’appello di Genova ha deciso: Anna Lucia Cecere deve essere processata per l’omicidio di Nada Cella, la giovane segretaria uccisa il 7 maggio 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco. (Il Giornale d'Italia)
I giudici della Corte d'appello hanno deciso. Annalucia Cecere sarà processata quale presunta assassina di Nada Cella 24 anni, uccisa il 6 maggio del 1996, nello studio del commercialista Marco Soracco, accusato con la madre Marisa Bacchioni di favoreggiamento e false dichiarazioni. (LevanteNews.it)
Ma ora la morte di Harjit Singh, senzatetto indiano di 49 anni deceduto ieri nel reparto di rianimazione del Villa Scassi, rischia anche di diventare un caso destinato a fare giurisprudenza. Senza mai essersi ripreso dal coma in cui era precipitato il giorno dell’aggressione. (Il Giornale d'Italia)