Bandiere di Israele bruciate, due agenti feriti e operatore colpito a un occhio da un uovo

Tre bandiere di Israele date alle fiamme, due agenti ferite e un operatore colpito a un occhio con un uovo. È la sintesi di quanto accaduto a Torino durante il corteo pro-Palestina che ha attraversato il centro della città. Oltre un migliaio di attivisti, tra di loro antagonisti, sono arrivati in piazza Vittorio Veneto. Il corteo era partito da piazza Castello nonostante le prescrizioni della questura del capoluogo piemontese (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Come sempre in piazza c’erano i violenti di Askatasuna, capaci di cambiare qualsiasi bandiera pur di trovare un’occasione utile a cercare lo scontro con la polizia. Il Pd farebbe bene a ricordarselo, in una città in cui il sindaco vorrebbe regolarizzare proprio quel centro sociale che da anni li ospita. (La Voce del Patriota)

Un post diventato virale asserisce come uno degli scritti più famosi, realizzato dalla giovane ebrea tedesca diventata simbolo della shoah, sarebbe per l'appunto un fake. Ed il motivo è da ricercarsi nel fatto che sarebbe stato scritto con una penna biro, commercializzata dopo la seconda guerra mondiale. (Il Giornale d'Italia)

È quanto ha deciso il giudice per le direttissime su Tiziano Lovisolo, il 24enne originario delle Marche arrestato sabato scorso nel corso degli scontri avvenuti alla manifestazione in favore della Palestina a Roma nella zona della Piramide. (Il Fatto Quotidiano)

Scontri manifestazione pro Pal a Roma, ai domiciliari l'anarchico Tiziano Lovisolo: per la procura è lui ad aver fratturato il bacino a un agente

Il sottosegretario all’interno Nicola Molteni, a margine dell’evento organizzato a Roma dalla UIL ‘Investire in Sicurezza’: “Si investe in sicurezza dal punto di vista normativo, per questo difendo e sono orgoglioso del Ddl Sicurezza, che ha due grandi elementi: garantire la protezione sociale delle fasce più deboli e di rafforzare le tutele dal punto di vista normativo alle forze di polizia, servitori dello stato e grande orgoglio nazionale” spiega. (Il Sole 24 ORE)

Il giovane era stato fermato sabato durante la manifestazione pro Palestina del 5 ottobre (LAPRESSE)

La Procura aveva sollecitato il carcere. Secondo quanto si apprende Lovisolo, difeso dall'avvocato Caterina Calia, si era recato alla manifestazione assieme ad un amica. Stamattina il giudice per le direttissime ha convalidato l'arresto a carico del giovane, accusato di lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale. (ilmessaggero.it)