Manovra, rinviato il taglio dell'Irpef per il ceto medio: stop alla riduzione del secondo scaglione

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ilgazzettino.it INTERNO

Il ceto medio dovrà attendere. Il vertice di maggioranza di ieri sulla manovra, al quale hanno partecipato oltre al Presidente del consiglio Giorgia Meloni, anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il suo vice, Maurizio Leo, e tutti i leader della coalizione, da Antonio Tajani, a Matteo Salvini fino a Maurizio Lupi, ha preso atto che per il momento non sarà possibile ridurre la seconda aliquota Irpef dal 35 al 33 per cento. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altri giornali

Una delle novità che ha messo tutti d’accordo è stata l’introduzione della cosiddetta Ires “premiale”, che si traduce in un taglio dell’aliquota dal 24% al 20%. E’ accordo nella maggioranza sulle modifiche da apportare alla legge di Bilancio per il 2025. (InvestireOggi.it)

In pratica, dal 1° gennaio 2025, a patto che l'emendamento passi, cambierà la regola secondo cui il regime forfettario è precluso ai soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi ad esso assimilato (articoli 49 e 50 del Tuir) in misura superiore non più a 30mila euro, ma a 35mila euro. (Fiscoetasse)

Il taglio dell’Ires premiale è cosa giusta con il rischio che venga scritta sbagliata

Inizialmente si era parlato di un aumento fino a 50mila euro, ma l’ultima ipotesi sembra più prudente e meno costosa per le casse pubbliche. Una piccola facilitazione per chi vuole entrare o restare nel regime forfettario. (NT+ Fisco)